ASIA/HONG KONG - Preghiere e libertà di espressione nella pacifica manifestazione e 1° luglio, anniversario del passaggio di Hong Kong alla Cina - Il testo integrale della Basic Law, la legge fondamentale di Hong Kong

venerdì, 2 luglio 2004

Hong Kong (Agenzia Fides) - I cittadini di Hong Kong hanno manifestato civilmente per la democrazia e pregato in silenzioso raccoglimento, esercitando un diritto sancito nella Basic Law, la Costituzione di Hong Kong, entrata in vigore con l’accordo fra Gran Bretagna e Cina, il 1° luglio 1997, data che ha sancito il ritorno di Hong Kong alla Cina continentale. La Basic Law è imperniata sul principio “Un paese, due sistemi” e stabiisce che il sistema e politiche di stampo socialista non possano essere messe in pratica nella “Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong”. Il sistema di libero mercato e lo stile di vita dei cittadini nell’ex colonia vengono tutelati nel testo, e devono restare immutati per 50 anni. La Costituzione è stata redatta da un Comitato congiunto formato da rappresentanti d Hong Kong e della Cina continentale.
Questi i punti qualificanti della Basic Law (vedi testo integrale allegato sull’Agenzia Fides):
1) A Hong Kong viene riconosciuto un grado di autonomia nell’esercizio del potere esecutivo, legislativo e giudiziario (art 2);
2) A Hong Kong non si applicano le leggi in vigore a Pechino se non in determinati casi particolari previsti (Art 18);
3) La Cina non può interferire negli affari interni di Hong Kong (art. 22);
4) La libertà personale è inviolabile, in tutte e sue forme: libertà di pensiero, espressione, stampa, assemblea, coscienza, credo religioso, di manifestare, formare sindacati e scioperare (art 27-38).
5) Nel campo economico Hong Kong resta un distretto indipendente a livello di finanza internazionale (art 109);
6) Autonome sono le politiche relative ai settori dell’istruzione, cultura, ricerca tecnologica (art. 136-147).
Per tutto questo, proprio in occasione del 7° anniversario del passaggio di Hong Kong alla Cina, il 1° luglio scorso, Mons. Joseph Zen Ze-kiun, Vescovo di Hong Kong, ha spiegato in un intervento sul bollettino diocesano Sunday Examiner che la partecipazione dei fedeli cattolici alla marcia è stata una “protesta pacifica”.
Il Vescovo ha scritto che, guardando alla situazione di Hong Kong, “nei sette anni successivi al ritorno alla Cina, non ci vuole molto a capire che valori fondamentali come la giustizia e la compassione sono stati gravemente compromessi in questa nostra amata città”.
(PA) (Agenzia Fides 2/7/2004 lines 18 words 223)


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