AFRICA/BURKINA FASO - Canti natalizi con sonorità africane in dialetto moré

venerdì, 3 dicembre 2010

Ouagadougou (Agenzia Fides) - Un giovane sacerdote camilliano cantautore ha rielaborato alcuni canti natalizi tra i più tradizionali, introducendo sonorità africane e parti aggiunte, all'interno dei brani, cantate in dialetto morè, uno dei 16 dialetti del Burkina Faso appartenente all'etnia dei mossì. Il titolo di questo lavoro, "Christmas nee Africa" ruota intorno alla parola “nee” che in morè ha un significato relazionale e comunionale, più marginalmente antropologica. Infatti “nee” vuol dire "con, per, in". In questo caso “nee Africa” sta per “con l'Africa” e non è riferito soltanto al continente, alla posizione geografica, ma principalmente agli uomini, indicando il legame tra le persone, la condivisione con l'altro. La radice di “nee” proviene dalla parola morè “needa”, l'uomo, inteso come essere, e da “neesala”, l'uomo inteso come mistero che sfugge alla comprensione razionale. L’iniziativa è a favore delle missioni camilliane in Burkina Faso. (AP/FR) (3/12/2010 Agenzia Fides)


Condividi: