AFRICA/MALI - Le persone affette da disabilità non hanno bisogno di carità, ma di un ruolo nell'economia del paese

mercoledì, 20 ottobre 2010

Bamako (Agenzia Fides) – Secondo l'ong Handicap International (HCI), le persone disabili del paese hanno accesso gratuito ad alcuni servizi sanitari e sono sostenute da diverse associazioni e organizzazioni caritative, ma in realtà quello che vogliono è trovare un lavoro e contribuire all'economia del paese. Su questo fronte sono stati fatti tanti passi avanti, tuttavia molti disabili sono ancora privi dell'istruzione necessaria o delle opportunità che consentano loro di vivere senza dover mendicare. Dalle stime dell'Oms risulta che il 10% della popolazione del Mali è disabile, lo stigma rimane grave nei settori privati dove, a differenza di quello pubblico, le società evitano di assumere persone disabili. Una delle modalità per cambiare atteggiamento, suggerita dal coordinatore del progetto dell' HCI, consiste nell'incoraggiare i cittadini disabili reattivi ad avviare attività in proprio, aiutandoli ad accedere a prestiti di micro-credito. Da una recente indagine su 200 attività, circa 120 risultano aver assunto impiegati affetti da un qualsiasi tipo di disabilità. Tuttavia questo cambiamento sarebbe attuabile su larga scala se i bambini disabili venissero attivamente incoraggiati a frequentare la scuola. Molto spesso infatti, non frequentano o abbandonano dopo il livello primario, in quanto gli insegnanti non sono sufficientemente preparati. Gli specialisti delle scuole private per quanti hanno problemi di vista, udito e difficoltà di apprendimento, operano nella capitale, e la Malian Association of Handicapped People (FEMAPH) sovvenziona le tasse scolastiche di alcuni bambini. Tuttavia, insieme all'UNICEF e all' HCI mirano ad includere un numero maggiore di bambini disabili nelle scuole pubbliche. (AP) (20/10/2010 Agenzia Fides)


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