ASIA/PAKISTAN - Un Pastore cristiano aggredito “perché predica la salvezza in Cristo”

venerdì, 17 settembre 2010

Lahore (Agenzia Fides) – E’ un attentato contro la libertà religiosa, che lo stato deve tutelare: così fonti di Fides in Pakistan commentano la recente aggressione subita dal Pastore Emmanuel Beshir, della “Chiesa Pentecostale della Città Santa”. Il Pastore guida una comunità e predica l’annuncio cristiano nella zona di Kasur, a Sud di Lahore, nel Punjab.
Come racconta una nota inviata all’Agenzia Fides dall’ “International Christian Concern” – organizzazione che monitora le violenze sui cristiani nel mondo – il 13 settembre, alle nove di sera, il Pastore stava rientrando dal villaggio di Bahmani Wala, quando cinque uomini lo hanno fermato chiedendogli: “Perchè predichi che Gesù Cristo è il Signore e che nessuno può salvarsi senza di Lui?”. Il Pastore ha replicato: “Non smetteremo mai di predicare il Signore Gesù Cristo a tutte le nazioni”. A queste parole, i cinque uomini lo hanno assalito e percosso, procurandogli fratture alla mano destra e diverse ferite. Il Pastore Beshir è attualmente ricoverato al Farooq Hospital a Lahore. “Non sono riuscito a identificare gli aggressori per l’oscurità”, ha detto, affermando che “chi predica il Vangelo va incontro a difficoltà e persecuzioni”.
Nell’insediamento cristiano di Bahamani Wala i fedeli sono già stati vittime di aggressioni a giugno del 2009, quando oltre 600 musulmani estremisti hanno attaccato i residenti del villaggio, con false accuse di blasfemia, distruggendo case, negozi e proprietà. (PA) (Agenzia Fides 17/9/2010)


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