AMERICA/MESSICO - “Catechesi Inculturata”: la capacità di saper essere, vivere e accompagnare il popolo nel suo incontro con Cristo

giovedì, 17 giugno 2010

Città del Messico (Agenzia Fides) – “Ribadiamo l'importanza della cultura nella vita dei nostri popoli, incoraggiando una pastorale incarnata, che comprenda e si faccia capire (linguaggio simbolico), per fare spazio al Dio della vita nella nostra comunità. Il rispetto e il sostegno che suppone questa azione comprende la capacità di ascolto e un vero amore alle culture. Occorre incoraggiare la formazione dei laici e accompagnarli nella loro missione, in modo che siano essi stessi gli animatori della inculturazione del Vangelo nella loro realtà”: sono alcuni punti del documento conclusivo, arrivato all’Agenzia Fides, dell’Incontro realizzato a città del Messico a cui hanno partecipato Vescovi, responsabili e membri delle diverse Commissioni nazionali della Catechesi e della Pastorale dei Popoli. L’Incontro sulla “Catechesi Inculturata” ha riunito operatori pastorali da diversi paesi: Messico, Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama, a cui vanno aggiunti i membri del CELAM, insieme al Dipartimento Missione e Spiritualità.
Come in altri congressi, la riunione è stata caratterizzata in un primo momento dallo scambio di esperienze, che si è dimostrato molto fruttuoso secondo il comunicato finale. Quindi sono state analizzate le diverse situazioni dalla pastorale indigena e infine sono state proposte alcune linee per l’azione evangelizzatrice. Come punti conclusivi sono stati proposti una serie di consigli per i Vescovi, per i sacerdoti e per i laici impegnati in questo campo specifico. Si è ricordato che è importante “la capacità di saper essere, vivere e accompagnare il popolo nel suo incontro con Cristo”; “utilizzare i mezzi che ci offre la società moderna: radio, televisione, stampa, internet, comunicazione di ogni tipo, perché Cristo sia sempre più conosciuto”; “promuovere l'impegno sociale, che verifica l'autenticità della nostra fede in Gesù Cristo”. (CE) (Agenzia Fides, 17/06/2010)


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