AFRICA/ NAMIBIA - Presentata al Ministero della Sanità locale una petizione per l’abolizione della sterilizzazione forzata delle donne sieropositive

venerdì, 4 giugno 2010

Windhoek (Agenzia Fides) — Autobus carichi di uomini e donne imbavagliatisi con nastro adesivo, si sono diretti da Katutura alla sede del Ministero della Sanità e dei Servizi Sociali per consegnare una petizione per porre fine alla sterilizzazione forzata delle donne sieropositive. Si tratta di una delle azioni di massa promosse in solidarietà con alcune parti lese che hanno fatto causa al Ministero per la presunta violazione dei loro diritti alla dignità, alla non discriminazione, e al diritto di avere una famiglia. Eventi di solidarietà simili si sono tenuti anche presso le ambasciate della Namibia a Pretoria, Lusaka, e Washington, oltre a sit-in presso gli ospedali statali di Ondangwa e Windhoek. “Le donne sieropositive ritengono il sistema sanitario responsabile degli errori fatti nei loro confronti”, ha detto Veronica Kalambi del Women's Health Network.
In un appello di una donna sterilizzata nel 2001, che ha organizzato il sit in di Ondangwa, si legge: “le donne sieropositive devono essere sicure di poter andare in ospedale ed essere trattate con dignità e rispetto”. La petizione consegnata al ministero sostiene che la sterilizzazione forzata dei sieropositivi costituisce un grave problema emergente di violazione dei diritti umani. Come risulta da alcuni rapporti, nel 2007 alcune donne bisognose di cure mediche sono state presumibilmente sterilizzate in due ospedali statali senza il loro consenso informato. Da quanto emerge nella petizione, che condanna questa atrocità e chiede di porvi fine immediatamente, nel 2008 sono stati documentati 15 casi. Inoltre, dal rapporto risultano violati numerosi diritti umani, compresi quelli garantiti e tutelati dalla Costituzione della Namibia e dai Trattati internazionali, come il diritto alla libertà e all’assicurazione, alla salute, a fondare una famiglia, alla salute riproduttiva, alla pianificazione familiare, alla privacy, all’uguaglianza, al diritto alla vita, e alla libertà da ogni discriminazione. Ancora, nella petizione si legge “chiediamo al Governo di mandare un messaggio chiaro che non verranno tollerate ulteriormente violazioni sui diritti fondamentali delle donne e che saranno messe in atto iniziative atte ad eliminare ogni discriminazione contro le persone sieropositive”. I dimostranti hanno inoltre chiesto al Governo di pubblicare una circolare per ospedali pubblici e strutture private che proibisca la sterilizzazione senza il consenso dell’interessata. Si chiede inoltre che gli operatori sanitari ricevano una formazione adeguata sulle necessità dei pazienti, per offrire loro assistenza di qualità e senza discriminazioni, indipendentemente dal loro stato di salute. (AP) (4/6/2010 Agenzia Fides)


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