AFRICA/KENYA - Anche i familiari dei sacerdoti e dei missionari sono chiamati a vivere come membri attivi della Chiesa

lunedì, 17 maggio 2010

Embu (Agenzia Fides) – I familiari dei sacerdoti diocesani e dei missionari della diocesi di Embu, in Kenya, sono stati chiamati a rispondere alla chiamata del Vescovo della diocesi, mons. Paul Kariuki, per impegnarsi come membri attivi della Chiesa, in particolare vivendo la fede e i sacramenti. Si tratta di una richiesta significativa in questo periodo in cui si sta concludendo l’Anno Sacerdotale, si legge nella nota di Mons. Kariuki, pubblicata in occasione della Giornata diocesana annuale di preghiera che vede riuniti i sacerdoti con i rispettivi familiari. Il Vescovo ha invitato i sacerdoti ad ascoltare i consigli dei loro parenti biologici, dicendo che “la gioia di ogni genitore sta nel sapere che il proprio figlio risponde esattamente alla vocazione che il Signore ha voluto donargli”. Secondo quanto riferisce padre James Gatiti, della diocesi di Embu, il Vescovo ha anche aggiunto che nessun sacerdote potrebbe adempiere completamente alla propria vocazione sapendo che i propri familiari e i loro più stretti vicini non vivono la fede e i sacramenti. Mons. Kariuki ha ringraziato i familiari dei sacerdoti per il grande sostegno dato alle vocazioni di ciascuno dei propri figli, oggi preti. La diocesi di Embu conta 29 missionari impegnati in altre diocesi, 58 sacerdoti diocesani e 3 diaconi. Due sono missionari Fidei Donum nel Vicariato di Isiolo e gli altri sei studiano nei collegi locali e nelle università straniere. (AP) (17/5/2010 Agenzia Fides)


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