AFRICA/MADAGASCAR - Annuncio di Rajoelina: “Elezioni presidenziali il 26 novembre; io non mi candido”

venerdì, 14 maggio 2010

Antananarivo (Agenzia Fides)- “Ho preso la decisione di non presentarmi alle prossime elezioni presidenziali e questo nel solo interesse del popolo malgascio”. Così il Presidente dell’Alta Autorità di Transizione (HAT) del Madagascar, Andry Rajoelina, ha impresso un’ennesima svolta alla crisi politica e istituzionale nella quale si dibatte il Paese dal marzo 2009, quando il Presidente Marc Ravalomanana si dimise a seguito delle pressioni popolari, sostenute dalla forze armate.
Rajoelina, in un discorso alla nazione pronunciato il 12 maggio ha anche annunciato un “calendario della transizione” (denominato “feuille de route”). Tra il 27 e il 29 maggio si terrà un “dialogo nazionale” tra tutte le parti politiche e sociali del Paese, per definire la nuova Costituzione; il 12 agosto è previsto il referendum per l’approvazione della nuova Costituzione; il 30 settembre si terranno le elezioni legislative, seguite da quelle presidenziali il 26 novembre. La mossa di Rajoelina è stata dettata dale pressioni dei militari, che avevano lanciato un ultimatum perché egli presentasse al più presto“le feuille de route”, e dalle pressioni della comunità internazionale, che aveva imposto delle sanzioni “ad personam” nei confronti di Rajoelina e dei suoi sostenitori.
L’annuncio di Rajoelina ha preso di sorpresa i suoi avversari politici, in particolare gli ex Presidenti Ravalomanana, Ratsiraka e Zafy, che denunciano quella che definiscono “la mossa unilaterale di Rajoelina”. Un portavoce di Ravalomanana ha dichiarato che la proposta di Rajeolina non comprende una legge di amnistia né quello che sarà il processo di riconciliazione nazionale. I tre ex Presidenti sono inoltre irritati perché Rajoelina ha chiesto loro di non presentarsi candidati alle elezioni presidenziali.
I 4 protagonisti della crisi malgascia si erano riuniti a Pretoria il 30 aprile, senza però giungere ad un accordo. I mediatori incaricati dall’Unione Africana e dalla SADC (Comunità di Sviluppo dell’Africa del Sud) di trovare una soluzione alla questione malgascia si erano dati altri quindici giorni di tempo per presentare una nuova proposta (vedi Fides 3/5/2010). Con l’annuncio del 12 maggio, il Presidente della HAT ha scavalcato i mediatori, rischiando di irritare una parte della comunità internazionale, quella anglofona. Il Sudafrica ha affermato che non intende “commentare delle decisioni politiche prese individualmente da alcuni dirigenti” e chiede il “ritorno all’ordine costituzionale”.
Il governo francese, attraverso il Segretario alla Collaborazione e alla Francofonia, Alain Joyandet, ha invece espresso apprezzamento per l’annuncio delle nuove elezioni, che “pone il Madagascar sulla via del ritorno dell’ordine costituzionale e del sostegno della comunità internazionale. L’annuncio di Andry Rajoelina di non presentarsi alle elezioni presidenziali testimonia il suo senso di responsabilità”.
Anche il Segretario Generale della Francofonia, Abdou Diouf, e il Presidente senegalese, Abdoulaye Wade, hanno espresso il loro apprezzamento per l’annuncio di Rajoelina. (L.M.) (Agenzia Fides 14/5/2010)


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