AFRICA/NIGERIA - “La nostra Chiesa, nata con i missionari, sta inviando propri missionari in tutto il mondo” dice a Fides l'ex Direttore Nazionale delle POM della Nigeria

martedì, 11 maggio 2010

Abuja (Agenzia Fides)- “Bisogna aver pazienza nell’attendere i frutti di bene che si stanno seminando in Nigeria” dice in un colloquio con l’Agenzia Fides Mons. Hypolite Adigwe, già Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie della Nigeria.
La Nigeria sta vivendo un momento delicato dopo la morte del Presidente Umaru Yar'Adua, cui è succeduto il suo Vice e Presidente ad Interim Goodluck Jonathan (vedi Fides 6/5/2010).
“La Nigeria ha attraversato una fase di vuoto di potere a seguito della lunga malattia del Presidente Yar'Adua. L’allora Vicepresidente, che aveva assunto l’interim, non aveva i pieni poteri perché Yar'Adua non aveva dichiarato, come previsto dalla Costituzione, la sua impossibilità a governare. Credo che la decisione del Parlamento del febbraio di quest’anno di conferire i pieni poteri a Jonathan sia stata saggia” dice Mons. Adigwe.
Il nuovo Presidente ha promesso che combatterà la corruzione. “Penso che sia sincero nel suo proposito di moralizzare la vita pubblica della Nigeria. Il problema è che ha poco tempo, perché il suo mandato scade nel 2011. Penso che se si presenterà alle elezioni e venisse eletto, porterà avanti la lotta alla corruzione” dice Mons. Adigwe.
La Nigeria è spesso alla ribalta delle cronache internazionale per le violenze, che generalmente vengono presentate come causate da motivazioni religiose, specie nel nord del Paese. “Penso che il problema principale del nord della Nigeria sia costituto dalla mancanza di un serio sistema educativo. Un gran numero di bambini non ha accesso a scuole che offrano un’educazione di base matura. Molti di loro frequentano scuole coraniche, influenzate da insegnanti provenienti dal mondo arabo, che rischiano di spargere concezioni fondamentaliste” afferma Mons. Adigwe.
Nel Delta del Niger, nel sud della Nigeria, la ribellione del MEND da anni destabilizza la produzione di greggio (nella regione sono concentrate la maggior parte delle risorse petrolifere del Paese). “L’amnistia varata dal defunto Presidente sta dando buoni frutti e il programma di disarmo procede. Penso che questa sia l’eredità politica più importante di Yar'Adua. La popolazione attende con ansia le infrastrutture promesse (scuole, strade, ospedali), ma non si possono costruirle dal giorno alla notte. Occorre avere pazienza” afferma Mons. Adigwe.
Sul piano religioso, l'ex Direttore Nazionale delle POM afferma che “la Chiesa nigeriana, nata con i missionari, sta inviando propri missionari in tutto il mondo, dalle altre regioni dell’Africa all’Europa e all’America. Questo grazie al boom delle vocazioni sia sacerdotali che religiose, queste ultime in particolare femminili. La nostra Chiesa è inoltre supportata da un forte laicato maturo, che produce un gran numero di catechisti ed educatori”. (L.M.) (Agenzia Fides 11/5/2010)


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