ASIA/NEPAL - Si prega per la nuova Costituzione, mentre torna l'ipotesi della monarchia

martedì, 30 marzo 2010

Kathmandu (Agenzia Fides) – “Abbiamo bisogno della preghiera di tutti e confidiamo nell’aiuto di Dio, perché la nuova Costrizione del paese – decisiva per il futuro della nazione – sia laica, rispetti i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo, promuova valori come la pace, la giustizia, la libertà religiosa il bene comune”: è quanto ha dichiarato all’Agenzia Fides S. Ecc. Mons. Anthony Sharma, Vicario Apostolico del Nepal, mentre le forze politiche nepalesi stanno redigendo e discutendo la nuova Carta costituzionale, che dovrebbe essere completata entro la fine di maggio.
“Preghiamo per la pace e la stabilità della nostra amata nazione”, ha detto il Vicario, invitando tutti i fedeli a unirsi alla preghiera nella Settimana Santa.
Secondo la bozza del testo circolante, ci si avvia a disegnare una Costituzione in cui l’induismo non è definito “religione di stato”, e questo fatto – notano fonti di Fides nella Chiesa locale – “costituisce un segnale positivo e una garanzia per la vita delle comunità religiose di minoranza e per i cristiani”.
Le Chiese cristiane, numerose organizzazioni religiose, Ong, associazioni e gruppi della società civile concordano col progetto di disegnare “uno stato laico e democratico” che possa ospitare senza discriminazioni tutte le comunità. Anche la maggior parte dei gruppi indù accetta l’orientamento di redigere una Costituzione “inclusiva, che rispetti tutte le componenti della società”.
Il cammino della Carta appare però ancora lungo e travagliato: il Presidente del Nepal, Ram Baran Yadav, ha detto di sperare che il processo di pace in corso possa giungere alla sua conclusione di realizzare la nuova Costituzione, entro il termine previsto del 28 maggio, ma ha aggiunto che, a suo parere, difficilmente questo accadrà, visto che i partiti non riescono ancora a raggiungere un consenso.
La recente scomparsa del Primo ministro del Nepal, Girija Prasad Koirala, importante leader della nazione – fautore dei negoziati di pace con i ribelli maoisti che posero fine alla guerra civile – ha complicato la situazione.
Secondo gli osservatori, alcune frange dei maoisti, dopo la scomparsa di Koirala, vogliono far deragliare il processo di pace e la stesura della Costituzione.
In questa fase delicata della storia del paese, Kamal Thapa, presidente del partito “Rastriya Prajatantra-Nepal”, chiede la restaurazione della monarchia: fra la popolazione cresce la paura che il paese possa precipitare nuovamente in una situazione ingovernabile e in una nuova guerra civile. Per scongiurare questa evenienza, rimarcano fonti di Fides, la gente sarebbe disposta ad accettare anche l’eventualità di un ritorno alla monarchia. (PA) (Agenzia Fides 30/3/2010)


Condividi: