ASIA/INDIA - Nello stato del Gujarat residui di fondamentalismo induista intimidiscono chi difende i diritti umani

martedì, 15 giugno 2004

New Delhi (Agenzia Fides) - C’è grande mobilitazione di organizzazioni cattoliche, attivisti dei diritti umani e della stampa per protestare contro il governo dello stato indiano del Gujarat, nell’India Occidentale, e difendere la persona di padre Cedric Prakash, gesuita responsabile dell’Organizzazione Non Governativa Prashant (che significa “tranquillità”), con sede a Ahmedabad, capitale dello stato.
Il gesuita e la sua organizzazione si sono distinti negli anni scorsi per il soccorso portato alle vittime del terremoto e delle inondazioni che hanno colpitolo stato e soprattutto per l’opera di soccorso e riconciliazione fra i gruppi di indù e musulmani scontratisi nel 2002. Prashant aveva anche criticato il governo del Gujrat per violazione dei diritti umani.
Nei giorni scorsi il sacerdote è stato preso dalle forze dell’ordine di Gandhinagar (Gujarat) e ha subito diversi interrogatori, relativi alla sua partecipazione a un seminario a Londra (nel dicembre 2003) e dopo una recente visita al carcere Sabarmati, dove vi sono detenuti accusati di atti terroristici.
L’accusa contestata al sacerdote è quella di “creare disarmonia nella società”, a causa delle sue coraggiose dichiarazioni in difesa dei diritti umani e delle minoranze religiose che spesso subiscono le aggressioni di gruppi fondamentalisti indù. La polizia ha minacciato di sequestrare il passaporto a p. Prakash per “attività anti-govenative”. Secondo gli osservatori l’interrogatorio è stato suggerito da ambienti vicini al Primo Ministro del Gujarat Narendra Modi, del Partito nazionalista Baratiya Janata Party, eletto nel dicembre 2002, ma che potrebbe essere presto estromesso dall’incarico in seguito a un atteso pronunciamento della Corte Suprema, relativo propri ai tempi degli scontri indù-musulmani del 2002.
N. Modi ha fatto approvare in Gujarat la Legge anti-conversione che sottopone al vaglio di un magistrato il cambio di religione di un singolo cittadino, documento che ha causato le protesta della Chiesa cattolica e delle altre minoranze religiose.
In Gujarat la comunità cristiana è lo 0.42% su oltre 50,5 milioni di abitanti, e i fedeli cattolici sono in complesso 150mila.
(PA) (Agenzia Fides 15/06/2004 Lines: 33 Words: 373)


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