ASIA/INDIA - Legge federale contro la violenza intercomunitaria: modifiche e proposte dei cristiani

giovedì, 18 marzo 2010

New Delhi (Agenzia Fides) – E’ un documento positivo, che desidera tutelare l’idea di un paese laico, dove i diritti sono uguali per tutti, e che intende prevenire episodi di violenza intercomunitaria e interreligiosa. Ma è una legge che, per conseguire i suoi benefici scopi, necessita di alcune modifiche: è quanto afferma in una nota inviata all’Agenzia Fides, l’All India Christian Council (AICC), organizzazione ecumenica che comprende leader cristiani di tutte le confessioni, mentre il governo federale indiano si appresta a discutere la bozza del “Communal Violence Bill 2009”, per poi sottoporla al Parlamento indiano.
La bozza di legge prevede mezzi per prevenire scontri fra comunità diverse, strumenti per la riabilitazione e il risarcimento delle vittime, modalità di sostegno e promozione dell’armonia sociale.
Pur riconoscendo la bontà degli sforzi del governo, l’AICC nota che “il documento non affronta adeguatamente le radici della violenza”: cioè la campagna di odio sparso pubblicamente, anche tramite i mass-media, da organizzazioni militanti e radicali. Inoltre non sono ben chiari “i criteri di risarcimento e compensazione delle vittime”, mentre si dovrebbero “esporre con maggiore nettezza i compiti della polizia e degli amministratori locali” che, in alcuni casi, si sono rivelati complici delle violenze, non avendo messo in atto i mezzi necessari per fermarle.
Uno dei problemi più seri, nota l’AICC, è infatti proprio quello che spesso le campagne violente (avvenute, ad esempio, contro i cristiani in Orissa o contro i musulmani in Gujarat) non sono state frutto occasionale di alcuni rivoltosi, ma campagne ben orchestrate, grazie a organizzazioni e partiti politici che detenevano il potere in alcuni distretti e in alcuni stati. Cosa fare allora, quando proprio nell’amministrazione pubblica si annida il germe della violenza? A questa domanda il documento – rimarca l’AICC – è chiamato a rispondere, adottando misure e provvedimenti efficaci.
Fra i suggerimento dell’AICC per migliorare la legge: rafforzare i poteri della Commissione Nazionale per le Minoranze; prevedere severe punizioni per gli agenti di polizia che rifiutano di registrare la denuncia di un cittadino; interdire dai pubblici uffici funzionari responsabili o complici di campagne di violenza sociale; prevedere adeguate forme di assistenza pubblica agli sfollati interni, in seguito a eventuali conflitti sociali, secondo gli standard delle Nazioni Unite.
(PA) (Agenzia Fides 18/3/2010 righe 24 parole 245)


Condividi: