ASIA/PAKISTAN - Ricorso per il cristiano condannato all’ergastolo per blasfemia: i cristiani non accettano una sentenza ingiusta

martedì, 2 marzo 2010

Lahore (Agenzia Fides) – Non si ferma la battaglia legale della famiglia di Qamar David, cristiano di Lahore in carcere dal 2006, di recente condannato all’ergastolo per blasfemia. Come riferito all’Agenzia Fides, il suo avvocato Parvez Choudry presenterà ricorso contro la decisione del Tribunale di Karachi che ha emesso il verdetto.
“E’ un atto dovuto contro una decisione ingiusta”, commenta a Fides una fonte cattolica in Pakistan. “Si è considerato– spiega l’avvocato – che un musulmano che era co-imputato nel processo è stato assolto, sulla base del beneficio del dubbio. Queste argomentazioni devono valere anche per Qamar David: è una evidente questione di imparzialità”. Qamar David resterà in carcere, ma la battaglia legale proseguirà e le organizzazioni pakistane che difendono i diritti umani hanno intenzione di tenere desta l’attenzione sul caso.
Nei giorni scorsi alcuni cristiani hanno organizzato una manifestazione a Karachi e nuove sono in programma, come Fides apprende da fonti locali.
“La sentenza è stata influenzata dalle pressioni de-i gruppi musulmani estremisti”, rimarcano fonti di Fides. “Occorre perciò continuare a lottare per la giustizia”.
Qamar David è stato condannato sulla base di alcuni messaggi sms inviati da un telefonino, tramite una scheda Sim che, secondo gli accusatori, era di sua proprietà. In carcere David ha subito minacce e percosse e si trova attualmente in condizioni di salute precarie. (PA) (agenzia Fides 2/3/2010 righe 19 parole 297)


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