ASIA/INDIA - Ristabilire ponti di unità: i guanelliani festeggiano l’80esimo anniversario della nascita della parrocchia del Sacro Cuore

giovedì, 25 febbraio 2010

Roma (Agenzia Fides) - Una sorta di campanile, dotato di scale che permettono alle persone di salire e pregare a diversi livelli davanti a statue di santi. Siamo a Vatluru (India). “Non si tratta di una festa patronale, spiega Padre Luigi De Giambattista, superiore della Delegazione Divina Provvidenza, ma di una festa profondamente sentita dalla gente dei 13 villaggi che compongono la comunità parrocchiale; 5 mila persone, di un’ampia area, tutti dalit, molto poveri e fortemente emarginati”. Preceduta da una settimana di intensa evangelizzazione e preghiera, prevede il montaggio di un’ampio tendone, all’interno del terreno parrocchiale, dove ha sede anche un orfanotrofio e la mensa della Caritas, verso il quale convergono oltre mille persone, cattolici e non, per ascoltare un messaggio di speranza, perdono, solidarietà. La festa si celebra nell’80esimo anniversario della nascita della parrocchia del Sacro Cuore, che deve la sua presenza alla prima evangelizzazione 90 anni fa compiuta dai missionari del PIME, che nella Diocesi di Eluru hanno la loro casa regionale. I guanelliani sono arrivati 85 anni dopo. I Padri del PIME hanno poi continuato l’opera di evangelizzazione, ponendo a Vatluru il loro centro di irradiazione missionaria. I guanelliani hanno ricevuto dal Vescovo una parrocchia che nessuno voleva, per l’estrema povertà, le tensioni, la nutrita presenza di malati di AIDS. ”Ci occupiamo di 65 bambini orfani, anche a causa del virus dell’HIV, e per questo stiamo sviluppando, insieme ad un gruppo di persone della diocesi di Eluru, un progetto più mirato – spiega Padre Luigi - per le famiglie colpite dalla malattia: si tratta di persone abusate che contraggono il virus o che si prostituiscono per l’estrema povertà”.
Sul dialogo e la riconciliazione i guanelliani puntano molto e, aggiunge il Superiore “il 14 novembre abbiamo inaugurato, sempre a Vatluru, la casa di formazione, parte del movimento parrocchiale. Intorno al seminario sta sorgendo un oratorio di campagna, promosso dai giovani seminaristi e da due sacerdoti guanelliani che li seguono: un sostegno educativo di base, usando gli spazi per il doposcuola, l’animazione sportiva e spirituale, per cattolici e non.” (AP) (25/2/2010 Agenzia Fides; Righe:28; Parole:358)


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