AFRICA/KENYA - Stallo politico in Kenya; i Vescovi invitano a cercare una soluzione nazionale prima di chiedere l’intervento dei mediatori internazionali

lunedì, 22 febbraio 2010

Nairobi (Agenzia Fides)-“ Non boicottate le riunioni di gabinetto perché ciò comporterebbe una situazione di stallo nella conduzione del governo ed è contro l’interesse del Paese”, afferma la Conferenza Episcopale del Kenya in un comunicato ripreso dall’Agenzia keniana CISA. “La soluzione all’attuale situazione di stallo deve essere trovata dai keniani stessi. Dovremmo evitare di contattare la comunità internazionale ogni volta che si presenti una crisi prima di aver esaurito i meccanismi interni di risoluzione dei conflitti” affermano i Vescovi
Il partito del Primo Ministro, Raila Odinga, l’Orange Democratic Movement (ODM), ha chiesto l’intervento dell’ex Segretario Generale dell’ONU, Kofi Annan, per risolvere lo stallo politico nato dopo che il Presidente Mwai Kibaki ha annullato il licenziamento dal Gabinetto governativo di Sam Ongeri, Ministro dell’Educazione, e William Ruto, Ministro dell’Agricoltura. Il licenziamento era stato deciso dal Premier Odinga perché i due ufficiali governativi sono coinvolti in due scandali, relativi alla malversazione dei fondi per l’istruzione primaria e al rialzo del mais. I due Ministri hanno respinto la sospensione, affermando che solo il Presidente può sospendere, ovvero destituire e nominare i ministri. Kibaki ha detto che non era stato informato della decisione di Odinga, e non l'ha avallata. Per protestare contro l’intervento del Presidente il partito di Odinga ha deciso di boicottare le riunioni del governo.
Kofi Annan aveva mediato nella crisi scoppiata all’indomani delle elezioni Presidenziali del dicembre 2007, che aveva causato migliaia di vittime e milioni di sfollati interni. La crisi nata dall’accusa di Odinga al Presidente uscente Kibaki di essere stato rieletto grazie a dei brogli, fu risolta con un accordo con il quale venne formato un governo di unità nazionale, presieduto da Odinga, mentre Kibaki rimaneva Capo dello Stato.
Anche il Gruppo di eminenti personalità africane ha espresso la preoccupazione per l'attuale impasse politica in Kenya e l'effetto che ciò potrebbe avere sulla realizzazione dell’Accordo Nazionale. Gli esperti hanno osservato i notevoli progressi compiuti fino ad oggi in merito all'attuazione dell'Accordo Nazionale, in particolare per quanto concerne le riforme costituzionale, agraria ed elettorale.
I Vescovi hanno inoltre espresso il loro pieno appoggio alla Commissione per la Verità, la Giustizia e la Riconciliazione (TJRC, incaricata di far luce sulle violenze nel gennaio- febbraio 2008) guidata dall'ex ambasciatore Bethwel Kiplagat, affermando che è stato legittimamente eletto, e che spetta a tutti i keniani dare a lui e alla sua squadra il pieno supporto per esercitare le sue funzioni. (L.M.) (Agenzia Fides 22/2/2010)


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