AMERICA/HAITI - Ad un mese dal terremoto 4mila bambini sono stati adottati a distanza da famiglie italiane

venerdì, 19 febbraio 2010

Roma (Agenzia Fides) - Un mese dopo il terremoto, 4.130 bambini di Haiti sono stati adottati a distanza da famiglie italiane. In questo mese, infatti, le ong italiane attive sull’isola hanno registrato un vero boom di adesioni ai programmi di sostegno a distanza. Tra le diverse organizzazioni la NPH Italia-Fondazione Francesca Rava, presente ad Haiti da vent’anni, ha già raccolto 3mila nuovi sostegni. Le priorità per l’infanzia, in questo momento, sono due: da un lato la cura dei bambini nelle tendopoli, dall’altro lato la necessità di dare al più presto protesi ai tanti bambini amputati. Un’altra organizzazione fortemente impegnata è l’Avsi, che ha registrato in un mese il 50% in più di richieste di sostegno a distanza per Haiti: ne aveva attive mille, nell’isola, e altre 500 richieste sono arrivate in questi giorni. “SOS Villaggi dei Bambini” dal giorno del terremoto ha avuto così tante richieste da scegliere di indirizzarne alcune anche su altri paesi critici. Ad oggi hanno attivato 120 nuove adozioni a distanza e 300 sostegni a distanza dei due Villaggi SOS a Haiti, a Cap Haitien (sulla costa) e a Santo (Port au Prince): in questo caso il sostegno va a beneficio dei programmi di accoglienza di bambini orfani o allontanati dalle famiglie, ospiti di Villaggi SOS. Prima del terremoto erano 365 le adozioni a distanza attive per bambini accolti nelle strutture e 20 i sostegni a distanza. Oltre a questo, l’organizzazione ha già creato 36 centri ambulanti sull’isola per la distribuzione di beni di prima necessità. Terre des Hommes, concentrata nei quartieri di Croix-de-Bouquets e Lalu, ha ricevuto 110 richieste. Un centinaio, infine, anche a Coopi, organismo che punta prevalentemente ad intervenire su acqua e salute. (AP) (19/2/2010 Agenzia Fides; Righe:22; Parole:294)


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