AFRICA/NIGERIA - Il Senato vota una mozione per il trasferimento dei poteri presidenziali al Vicepresidente

martedì, 9 febbraio 2010

Abuja (Agenzia Fides)- Il Senato della Nigeria ha votato oggi, 9 febbraio, una mozione affinché il Vicepresidente Goodluck Jonathan diventi Presidente ad interim. La mozione, votata dalla maggioranza dei Senatori, chiede che il “Vicepresidente Goodluck Jonathan possa adempiere alle funzioni di ufficio del Presidente, Comandante in Capo delle forze armate delle federazione, nella qualità di Presidente facente funzione”.
La mozione del Senato è un’ulteriore e forte pressione sul Presidente Umaru Yar'Adua, ricoverato da novembre in Arabia Saudita, perché nomini il suo Vice Capo dello Stato ad interim. Finora Yar’Adua ha tergiversato, mentre in Nigeria cresce l’incertezza e la tensione per la mancanza di notizie certe sul suo stato di saluto e, soprattutto, sulla capacità del Presidente di esercitare le sue funzioni, in un momento delicato per la vita del Paese. Oltre agli scontri di Jos (vedi Fides 20/1/2010), si sono aggiunte le minacce del MEND (Movimento di Emancipazione del Delta del Niger) di riprendere le ostilità nel delta del Niger e le preoccupazioni per il deterioramento dell’immagine internazionale della Nigeria a causa del fallito attentato commesso da un giovane nigeriano sul volo Amsterdam – Detroit il giorno di Natale 2009.
La mozione del Senato deve essere approvata dalla Camera bassa per diventare operativa. Il voto della Camera è previsto l’11 febbraio. Se la mozione, come probabile, dovesse essere approvata anche dalla Camera, Jonathan assumerebbe subito i poteri presidenziali.
Il Vicepresidente si è impegnato per trovare una soluzione definitiva alle tensioni nello Stato di Plateau, la cui capitale Jos è sprofondata nella violenza a fine gennaio. Ma come ricordava a Fides Sua Eccellenza Mons. Ignatius A. Kaigama, Arcivescovo di Jos, “occorre ridurre la tensione che sta salendo nel Paese, conferendo i pieni poteri presidenziali al Vicepresidente Jonathan, che altrimenti non può mettere in pratica tutte quelle misure necessarie per assicurare la pace, perché il Vicepresidente ha poteri limitati” (vedi Fides 4/2/2010). (L.M.) (Agenzia Fides 9/2/2010)


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