AMERICA/GUATEMALA - Messaggio dei Vescovi al termine dell’Assemblea annuale: il futuro dei guatemaltechi è fondato nella libertà, nella giustizia, nella verità e nella solidarietà

lunedì, 1 febbraio 2010

Città del Guatemala (Agenzia Fides) – Dopo essersi riuniti in Assemblea dal 25 al 29 gennaio 2010, i Vescovi del Guatemala hanno pubblicato un documento conclusivo intitolato: "Viviamo la Carità nella Verità" inviato all’Agenzia Fides. Durante l’incontro i Vescovi hanno valutato i due anni trascorsi e hanno eletto il Consiglio permanente della Conferenza Episcopali del Guatemala (CEG): Presidente è Mons. Pablo Vizcaíno, Vicepresidente è Mons. Rodolfo Valenzuela, Segretario è stato eletto Mons. Bernabé Sagastume.
Il documento inizia ringraziando tutti coloro che si sono impegnati, in modo silenzioso, nell’azione pastorale: sacerdoti, religiosi (e) e laici, in modo speciale i catechisti. Presentando quindi la situazione del paese, i Vescovi rilevano che “il numero degli omicidi non è diminuito. Conducenti di autobus, donne, intere famiglie sono state assassinate, in alcuni casi in modo selvaggio ed estremamente crudele”. I Vescovi proseguono: “Sebbene la legge su armi e munizioni sia stata emanata, non è stato messo in atto un effettivo disarmo, ed in molte parti del paese uomini armati esercitano il controllo sulla popolazione, secondo la propria volontà e capriccio”.
Nel documento si rileva inoltre che la situazione sanitaria è ancora molto precaria e nell'area rurale sussistono ampie fasce di povertà. I Vescovi invitano ad applicare il Vangelo per fermare la violenza, e ricordano: “La povertà in Guatemala è il risultato di un sistema in cui lo Stato protegge gli interessi di pochi a scapito del beneficio della maggioranza. Questo sistema genera disuguaglianza ed esclusione. Il piano originario di Dio era un progetto di armonia tra il Creatore, l'umanità e la creazione”.
Dopo aver ribadito che “come Chiesa, abbiamo la responsabilità e il dovere di proporre i principi che proteggono la vita degli uomini e delle donne del Guatemala”, i Vescovi indicano a questo proposito 6 punti importanti: prendere rapidamente iniziative per nuove leggi, sviluppare un modello integrale per la promozione del bene comune, ricordare che la finanza pubblica si orienta al bene comune, considerare altre misure nell’attività mineraria, approvare la legge di sviluppo rurale, tutti i Guatemaltechi fondino il loro futuro nella libertà, nella giustizia, nella verità e nella solidarietà per avere una pace duratura.
Il documento, che si conclude invocando la benedizione del “Santo Cristo Negro”, porta la data del 29 gennaio e la firma del Presidente della CEG Mons. Pablo Vizcaíno Prado e del Segretario, Mons. Bernabé Sagastume. (CE) (Agenzia Fides, 01/02/2010)


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