AFRICA/NIGERIA - L’esercito impone la limitazione dei movimenti dei militari per l’aumento delle tensioni nel Paese

martedì, 26 gennaio 2010

Lagos (Agenzia Fides)-Sale la tensione in Nigeria dove ieri, 25 gennaio, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale Abdulrahman Danbazau, ha annunciato la limitazione dei movimenti dei militari.
Secondo il generale, i soldati dovranno avere dei “passi”e dei validi motivi per spostarsi al di fuori delle aree dove sono stazionate le loro unità. Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha giustificato il provvedimento per la “crescita della tensione” legata alla permanenza del Presidente Musa Yar’Adua in Arabia Saudita, dove si trova ricoverato da novembre (vedi Fides 11/1/2010). La mancanza di notizie certe sulle condizioni di salute del Capo dello Stato, e sulla sua capacità di governare, hanno spinto l’opposizione a indire dimostrazioni per ottenere maggiore trasparenza sulla vicenda.
Nell’annunciare la restrizione dei movimenti dei militari, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha ammonito che un golpe militare “ci trascinerebbe indietro ai giorni oscuri della storia della nostra nazione”. Il Generale Danbazau ha aggiunto di “ essere consapevole del fatto che vi è tensione nel Paese. Tutti lo sanno. Abbiamo anche ottenuto informazioni di intelligence secondo le quali alcune persone stanno cercando di infiltrarsi nelle nostre file”. Il generale ha infine riaffermato l’impegno dell’esercito a rimanere neutrale nelle vicende politiche e “di essere impegnato nella difesa della nostra nascente democrazia”.
La tensione in Nigeria è cresciuta dopo gli scontri di Jos (vedi Fides 21/1/2010), capitale dello Stato centro-settentrionale di Plateau. Secondo un bilancio ufficiale, diffuso oggi, le vittime sarebbero 326. Negli ultimi due giorni si sono verificati altri due eventi destinati ad aumentare la tensione. Il 25 gennaio, nello Stato di Ogun (sud-ovest) è stato ucciso Dipo Dina, un importante esponente del partito di opposizione Action Congress. In precedenza, domenica 24 gennaio, era stato rapito Mons. Peter Imasuen, Vescovo anglicano di Benin City, nello Stato meridionale di Edo. (L.M.) (Agenzia Fides 26/1/2010)


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