AMERICA/BRASILE - I Vescovi del Brasile sul Programma Nazionale dei Diritti Umani

lunedì, 18 gennaio 2010

Brasilia (Agenzia Fides) – I Vescovi del Brasile hanno respinto la legalizzazione dell'aborto, le unioni civili tra omosessuali e il diritto alle adozioni da parte di queste unioni, tre delle proposte contenute nel Piano dei diritti umani approvato dal Presidente Luiz Inácio Lula da Silva. La Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) ha criticato anche un'altra proposta di questo piano: la rimozione dei simboli religiosi dai luoghi pubblici, una misura considerata come “intollerante” e con cui si sta “cercando di ignorare le radici storiche” del Brasile.
Questi temi sono inclusi in un piano del governo, approvato il mese scorso, che ha formulato le raccomandazioni legislative per il futuro sviluppo delle leggi al fine di regolamentare i diritti sociali. Nel testo si suggerisce l'approvazione di una legislazione per “riconoscere” le unioni civili tra persone dello stesso sesso e garantire il “diritto di adozione” di queste coppie. Inoltre si invitano gli organi responsabili al vertice del potere giudiziario a promuovere campagne per sensibilizzare i giudici, con lo scopo di evitare cosiddetti "pregiudizi" nei processi di adozione da parte di coppie omosessuali. Sul tema dell'aborto, secondo il testo, i giudici sono invitati a considerare questa pratica come una questione di “salute pubblica”, e si raccomanda l'approvazione di una legge per depenalizzare l'aborto “considerando l'autonomia delle donne a decidere sul loro corpo”. Il comunicato dei Vescovi del Brasile è firmato da Mons. Geraldo Lyrio Rocha, Arcivescovo di Mariana e Presidente della CNBB. (CE) (Agenzia Fides, 18/01/2010)


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