VATICANO - All’Angelus dell’Epifania il Papa saluta “con affetto tutti i piccoli missionari presenti nei cinque continenti”

giovedì, 7 gennaio 2010

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Nella solennità dell’Epifania del Signore, 6 gennaio, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato all’Angelus la giornata della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria, inviando il suo saluto ed il suo incoraggiamento a tutti “i piccoli missionari” del mondo, con queste parole: “Nella solennità dell’Epifania ricorre la Giornata Missionaria dei Bambini, con il motto ‘I bambini aiutano i bambini’. Promossa dal Venerabile Papa Pio XII nel 1950, questa iniziativa educa i bambini a formarsi una mentalità aperta al mondo e ad essere solidali con i loro coetanei più disagiati. Saluto con affetto tutti i piccoli missionari presenti nei cinque continenti e li incoraggio ad essere sempre testimoni di Gesù e annunciatori del suo Vangelo”.
In precedenza il Papa aveva dedicato il suo breve discorso prima dell’Angelus alle figure dei Magi, “i quali ci appaiono come modelli degli autentici cercatori della verità”. Infatti, ha ricordato Benedetto XVI, essi “erano uomini di scienza in un senso ampio, che osservavano il cosmo ritenendolo quasi un grande libro pieno di segni e di messaggi divini per l’uomo. Il loro sapere, pertanto, lungi dal ritenersi autosufficiente, era aperto ad ulteriori rivelazioni ed appelli divini”. Al culmine del loro itinerario di ricerca si trovano davanti "il bambino con Maria sua madre", “da veri sapienti, sono aperti al mistero che si manifesta in maniera sorprendente; e con i loro doni simbolici dimostrano di riconoscere in Gesù il Re e il Figlio di Dio. Proprio in quel gesto si compiono gli oracoli messianici che annunciano l’omaggio delle nazioni al Dio d’Israele”. Un altro particolare a conferma dell’unità tra intelligenza e fede nei Magi è stato evidenziato dal Papa: per loro “sarebbe stato naturale ritornare a Gerusalemme, nel palazzo di Erode e nel Tempio, per dare risonanza alla loro scoperta. Invece, i Magi, che hanno scelto come loro sovrano il Bambino, la custodiscono nel nascondimento, secondo lo stile di Maria, o meglio, di Dio stesso e, così come erano apparsi, scompaiono nel silenzio, appagati, ma anche cambiati dall’incontro con la Verità”. (SL) (Agenzia Fides 7/01/2009)


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