AFRICA/MADAGASCAR - Il Presidente dell’Alta Autorità di Transizione indice per il 20 marzo le elezioni per l’Assemblea Costituzionale

giovedì, 17 dicembre 2009

Antananarivo (Agenzia Fides)- “Andry Rajoelina ha ormai chiuso il dialogo con i tre ex Presidenti e intende andare avanti da solo. Gli accordi di Maputo sono ormai lettera morta” dice all’Agenzia Fides un redattore di Radio Don Bosco, la principale radio cattolica del Madagascar, dove ieri, 16 dicembre, il Presidente dell’Alta Autorità di Transizione, Andry Rajoelina, ha annunciato che il 20 marzo si terranno le votazioni per eleggere un’Assemblea Costituente. Si tratta di una svolta nella crisi politica dell’isola iniziata nel marzo 2009 con le dimissioni del Presidente Marc Ravalomanana, sotto le pressioni delle dimostrazioni popolari guidate dall’allora leader dell’opposizione Rajoelina, il quale è diventato Presidente dell’Alta Autorità di Transizione, un organo provvisorio, non previsto dalla Costituzione, che ha il compito di preparare la revisione della Carta Costituzionale e avviare il Paese a nuove elezioni. La legittimità di Rajoelina è però contestata da Ravalomanana, che afferma di essersi dimesso sotto la minaccia dell’uso della forza da parte dell’esercito. L’Unione Africana e la Comunità di Sviluppo dell’Africa del Sud (SADC) sono intervenute per imporre una mediazione affidata all’ex Presidente del Mozambico, Chissano, che coinvolge Rajoelina e i 3 Capi di Stato precedenti: Marc Ravalomanana, Didier Ratsiraka e Albert Zafy. La mediazione era sfociata nell’accordo di Maputo del 9 agosto e in quello di Addis Abeba di novembre (vedi Fides 7/11/2009). Le intese prevedono la creazione di un governo di unità nazionale con la partecipazione dei movimenti dei 4 Presidenti che conduca il Paese a nuove elezioni. L’attuazione degli accordi si è però arenata sulla ripartizione dei dicasteri.
Per cercare di superare lo stallo era stata indetta una nuova riunione a Maputo alla quale però il movimento di Rajoelina non ha partecipato. “Rajoelina ha boicottato l’incontro di Maputo perché temeva di essere messo in minoranza e quindi costretto a fare ulteriori concessioni all’opposizione. Inoltre il Presidente dell’Autorità di Transizione si è risentito della lettera inviata dagli altri 3 movimenti all’ONU e alle autorità danesi nella quale si afferma che Rajoelina non poteva rappresentare il Madagascar al vertice sul clima di Copenaghen, perché non è il legittimo Capo dello Stato. Un’affermazione che viola gli accordi di Maputo, che riconoscevano a Rajoelina la presidenza provvisoria del Madagascar” dicono le fonti di Fides. Come ritorsione Rajoelina ha impedito alla delegazione che raggruppa i movimenti dei 3 ex Presidenti di ritornare in Madagascar da Maputo.
“Ancora non vi sono reazioni all’annuncio di Rajoelina né da parte dei 3 ex Presidenti né da parte della comunità internazionale. La popolazione vuole andare a votare al più presto perché è stanca di questa crisi interminabile che sta avendo un impatto negativo sull’economia e sul livello di vita delle persone” conclude la fonte di Fides. (L.M) (Agenzia Fides 17/12/2009)


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