ASIA/INDIA - “Il Congresso Missionario Indiano: nuova Pentecoste per rinnovare l’impegno per l’evangelizzazione”, dice a Fides p. Ignaci Siluvai, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere MIssionarie

giovedì, 22 ottobre 2009

Bangalore (Agenzia Fides) – “La grande celebrazione del Congresso Missionario Indiano è stata un momento di grazia per la Chiesa indiana. E’ stato un momento storico, una nuova Pentecoste per la comunità cattolica in India, presente con delegati provenienti dai quattro angoli della vasta nazione”: è quanto dice all’Agenzia Fides P. Ignaci Siluvai, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie nel paese, tracciando un bilancio dell’evento che lo ha visto fra i principali organizzatori, e che ha catalizzato nei giorni scorsi l’attenzione della Chiesa nel subcontinente.
“Il fine era quello di riaccendere il fuoco della missione nel cuore dei partecipanti. Lo stesso tema prescelto, ‘Fa’ risplendere la tua luce’, indicava che non si trattava solo di un seminario, ma di un profondo esercizio di natura spirituale, possibile grazie alla forza e alla presenza dello Spirito Santo”, nota p. Siluvai
“Ho apprezzato molto – sottolinea il Direttore delle POM – l’entusiasmo e lo zelo dei partecipanti. E’ stata un’occasione per accorgersi e toccare con mano la pluriforme realtà della comunità dei fedeli indiani: tante persone di lingua, cultura e costumi diversi erano riunite in un solo luogo, unite in nome della fede in Cristo. Il Congresso è stata una preziosa opportunità per ampliare la prospettiva missionaria. Ci ha infatti aiutato a identificarci come seguaci di Gesù, a riscoprire le nostre radici cristiane, a rinvigorire lo spirito missionario, a celebrare la fede in Cristo risorto e a dedicarci alla missione”.
P. Siluvai ricorda che nel Congresso sono state menzionate due delicate questioni legate fra loro: le persecuzioni subite dalla comunità cristiana in Orissa e in altre parti del paese, e le cosiddette “conversioni forzate”. “Le testimonianze che abbiamo ascoltato sono state molto edificanti – nota il Direttore – e hanno ricordato che in Orissa tanti cristiani, minacciati, hanno preferito morire piuttosto che abiurare la fede in Cristo. Molti sono stati pronti a dare la loro vita: sono i moderni martiri dell’India”.
Sul tema delle conversioni, il Cardinale Oswald Gracias, intervenendo al Congresso, ha sottolineato la presenza di leggi anti-conversioni in alcuni stati dell’India, con l’obiettivo di fermare le cosiddette “conversioni forzate”. “La nostra risposta – dice p. Siluvai – è che tali leggi non servono, in quanto per la Chiesa tali conversioni sono senza senso: la conversione è il cambiamento libero e sincero di un cuore umano che abbraccia Cristo e il suo messaggio e nessuno può costringere una persona a fare ciò. Chiunque sinceramente vuole diventare discepolo di Gesù deve avere il diritto di farlo: è un diritto umano, sancito dalla Costituzione. Nessuna autorità civile ha il diritto di entrare nel santuario della coscienza umana”. (PA) (Agenzia Fides 22/10/2009 righe 27 parole 278)


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