AFRICA/MADAGASCAR - La formazione di un nuovo governo compromette gli sforzi di riconciliazione nazionale

mercoledì, 9 settembre 2009

Antananarivo (Agenzia Fides)- “L’accordo di Maputo è ormai superato dagli eventi, anche perché non è mai stato applicato” dicono all’Agenzia Fides fonti di Radio don Bosco, la più importante radio cattolica del Madagascar, dove ieri è stato formato un nuovo governo dal quale sono esclusi alcuni dei più importanti firmatari dell’accordo di Maputo (Mozambico).
Questo accordo era stato raggiunto il 9 agosto nella capitale del Mozambico al termine di una trattativa alla quale avevano partecipato Andry Rajoelina, Presidente dell’Alta Autorità di Transizione e gli ex Presidenti Marc Ravalomanan, Didier Ratsiraka e Albert Zafy. Le intese prevedevano la creazione di un governo di transizione di unità nazionale (con la partecipazione delle formazioni politiche dei 4 Presidenti) che doveva preparare entro 15 mesi un referendum sulla nuova Costituzione e le elezioni politiche nazionali. I 4 leader politici non erano però riusciti ad accordarsi sulla distribuzione delle cariche nelle istituzioni di transizione, nonostante ulteriori cicli di colloqui nella capitale mozambicana (noti anche come “Maputo II”)
“Vista l’empasse che si era prodotta nei negoziati, all’inizio di settembre Rajoelina aveva indetto una consultazione popolare per decidere se procedere comunque alla formazione di un nuovo governo, anche senza la partecipazione delle formazioni politiche legate agli ex Presidenti” ricordano le fonti di Fides. “Il 4 settembre Rajoelina dava incarico al Primo Ministro Monja Roindefo di formare un nuovo esecutivo entro 72 ore. Il termine era slittato di altre 24 ore e nella serata di ieri, 8 settembre, è stata annunciata la formazione della nuova compagine governativa. Sempre ieri sera, il nuovo governo ha tenuto la sua prima riunione.”
Nel nuovo esecutivo sono presenti anche alcuni oppositori di Rajoelina, tra cui la Vice Ministro e Ministro dell’Interno Cécile Manorohanta, che era stata Ministro della Difesa nel governo di Ravalomanana.
La formazione del nuovo governo è stata duramente criticata dagli ex Presidenti Ratsiraka e Ravalomanana. Il primo ha definito l’esecutivo inaugurato ieri “un governo unilaterale di fatto e non un governo di consenso. Esorto Andry Rajoelina e Monja Roindefo a rinunciare a questo governo illegittimo. Essi calpestano la Costituzione. Come si può chiedere ai militari di imporre l'ordine in Madagascar quando quelli che guidano il Paese non rispettano la legge fondamentale?”.
Ravalomanana, dal suo esilio sudafricano ha affermato:“sono contro questo nuovo governo, che non ristabilisce l'ordine costituzionale. Gli accordi a Maputo sono stati violati”. L’ex Presidente ha anche criticato gli appartenenti al suo partito che hanno aderito al nuovo governo: “sono dei traditori. Non pensano che al loro interesse personale”.
“Nel primo pomeriggio di oggi, si dovrebbe tenere una conferenza stampa dell’opposizione” dicono le fonti di Fides. “Secondo alcune voci che circolano nella capitale, l’opposizione si appresterebbe a creare una vera e propria amministrazione parallela; non solo un governo ma anche una magistratura e istituzioni locali”.
“La popolazione assiste impotente a questo scontro politico, nel quale l’interesse generale è sovrastato dall’ambizione di coloro che aspirano al potere. Una situazione che è denunciata dai Vescovi, che in un loro recente documento esprimono preoccupazione per l’indebolimento delle istituzioni nazionali, che apre spazi sempre più ampi per il crimine e la corruzione” concludono le fonti di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 9/9/2009)


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