AMERICA/URUGUAY - Mese vocazionale sul tema “Gesù ti chiama ad essere il suo discepolo in comunità”: “oggi, in America Latina, la Chiesa ci ricorda questo appello particolarmente urgente per il nostro tempo”

giovedì, 4 giugno 2009

Salto (Agenzia Fides) - La Chiesa dell'Uruguay sta celebrando in questo mese di giugno il Mese Vocazionale 2009 sul tema “Gesù ti chiama ad essere il suo discepolo in comunità”. A questo proposito, Mons. Heriberto A. Bodeant, Vescovo Ausiliare di Salto e Presidente del Dipartimento per le Vocazioni e i Ministeri della Conferenza Episcopale Uruguaiana, ha scritto una lettera a tutti i fedeli nella quale spiega il senso del tema scelto.
“Innanzitutto Gesù è Colui che chiama” esordisce Mons. Bodeant, che ricorda come “Gesù Cristo vive e continua a chiamare”. Una chiamata che “a volte si fa strada tra molti ostacoli e rumori che vogliono soffocarla, fino a quando finalmente bussa alla porta del cuore, ed attende una risposta”. Una chiamata che è personale, in quanto Gesù “non li ha scelti a capriccio né orientandosi sulle apparenze”. Questo appello di Gesù apre “alla sua relazione con il Padre. Ci invita a scoprirci figli e figlie del Padre, i suoi amati. Ci invita a scoprire la volontà del Padre che è volontà di vita e salvezza per tutta l’umanità, ed a metterci, con Gesù, al suo servizio”.
“Gesù chiama ognuno di questi uomini per essere suoi discepoli” continua il testo della lettera. Presto “i discepoli scoprono che Gesù è molto più che un maestro, e si fanno realmente suoi discepoli, non perché imparino un insieme di insegnamenti ma, soprattutto, perché uniscono la persona di Gesù alla loro missione di fare la volontà dal Padre”. Questo appello ad essere discepoli implica inoltre l’aspetto missionario, poiché “dal principio, il discepolo di Gesù è missionario”. In questo senso, il Vescovo ribadisce che “oggi, in America Latina, la Chiesa ci ricorda, attraverso la Conferenza di Aparecida, questo appello specialmente urgente per il nostro tempo, ‘affinché i nostri popoli abbiano Vita in Lui’”.
L’ultimo elemento del tema è “in comunità”. Infatti “i Dodici formano un gruppo abbastanza eterogeneo. Una gran parte degli insegnamenti di Gesù ai Dodici mirano alle relazioni tra di loro, tra cui la fraternità, il perdono, l’umiltà ed il servizio”. “Non possiamo comprendere la Chiesa senza partire dalla comunità che formano i discepoli di Gesù” afferma Mons. Bodeant, perché l’appello si riceve “in e dalla Chiesa, per viverlo nel mondo, come membri di questa comunità”. Questo appello può prendere forme molto diverse, con differenti modalità di impegno: il sacerdozio, la vita consacrata, la vita cristiana nella propria famiglia, nel lavoro e nelle attività del mondo. Ma “tutti discepoli. Tutti membri della Chiesa. Tutti uniti in Gesù. Tutti chiamati a stare con Lui ed inviati a predicare”.
“Che questo Mese Vocazionale - conclude la lettera - aiuti tutti i membri della Chiesa a prendere maggiore coscienza della nostra vocazione di discepoli di Gesù, di ‘discepoli missionari’, affinché ogni giorno possiamo seguirlo con la stessa gioia che conobbero i primi che lasciando le reti lo hanno seguito”. (RG) (Agenzia Fides 4/6/2009)


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