AMERICA/MESSICO - Allerta per l’influenza suina: il Card. Norberto Rivera Carrera indice una novena alla Vergine di Guadalupe affinché liberi la città e la nazione da questa minaccia

lunedì, 27 aprile 2009

Città del Messico (Agenzia Fides) – Dopo che il Ministero della Salute ha diffuso un messaggio allertando la popolazione sulla diffusione del virus da influenza da suini, la Conferenza dell’Episcopato Messicano ha lanciato un appello ai suoi fedeli e alla popolazione in generale affinché segua le misure sanitarie indicate. È quanto si apprende dal comunicato emesso dalla Conferenza Episcopale Messicana (CEM), firmato da Mons. José Leopoldo González González, Vescovo Ausiliare di Guadalajara e Segretario Generale della CEM.
Da parte sua, l’Arcidiocesi Primaziale del Messico, una delle più colpite, ha ugualmente diffuso un comunicato nel quale mostra la sua profonda preoccupazione per l’allarme lanciato dal Ministero. Il Cardinale Norberto Rivera Carrera, Arcivescovo Primate del Messico, “profondamente preoccupato e rattristato per le vittime causate dall’epidemia da influenza suina che ha colpito Città del Messico e diverse zone del Paese, ed in solidarietà responsabile con le autorità federali e locali”, ha preso la grave decisione di “chiedere a tutti i sacerdoti - che prestano il loro ministero in questa Chiesa Particolare - con carattere obbligatorio, la sospensione della Celebrazione Eucaristica della Terza domenica di Pasqua di Resurrezione in tutte le parrocchie, rettorie e chiese dell’Arcidiocesi del Messico, il cui territorio comprende la demarcazione politica del Distretto Federale”.
Questa decisione eccezione ha esentato i fedeli cristiani dall’adempimento del precetto domenicale, per cui il Cardinale ha chiesto a tutti di unirsi alla Celebrazione Eucaristia da Lui presieduta domenica in Cattedrale, a porte chiuse. Tuttavia la sospensione domenicale del culto non ha incluso la chiusura delle chiese, perché “proprio in questi momenti di afflizione i fedeli ricorrono fiduciosi nell’aiuto divino, attraverso il quale Dio ci mostra la sua compassione e la sua infinita misericordia”, si legge ancora nel comunicato.
A questo proposito, ha chiesto ai fedeli di realizzare Celebrazioni della Parola in famiglia e ha chiamato l’Arcidiocesi di Mexico a promuovere una novena di preghiera, iniziata domenica 26 aprile, chiedendo alla Madre di Dio, la Madonna di Guadalupe, di liberare la città ed il Paese da questa minaccia. Infine, il documento invita i fedeli cattolici ad essere molto attenti alle indicazioni di prevenzione che continuamente forniscono le autorità, “affinché, con responsabilità, aiutino a fare in modo che questo male venga combattuto velocemente e con efficienza”. L’Arcivescovo ha altresì rinnovato l’invito alla Caritas dell’Arcidiocesi di Mexico, ai parroci e ai rettori delle chiese della città di mettersi a disposizione dei fedeli che abbiano necessità, ricordando “che la fede è la nostra forza e la carità il nostro dovere primario verso i nostri fratelli bisognosi”.
Durante la giornata di ieri, domenica 26 aprile, la Celebrazione nella Cattedrale Primaziale, insieme a quella celebrata nella Basilica di Guadalupe in mattinata, sono state le uniche Messe celebrate a Città del Messico e sono state trasmesse attraverso la radio, Internet ed alcune catene televisive. L’Arcivescovo di Mexico ha affermato durante la celebrazione che “per quanto grave sia la situazione attuale, non si deve perdere mai la speranza”, perciò i cristiani devono “avere fede che Dio risolverà i nostri mali”. Sempre a porte chiuse e con la presenza solo di alcune religiose e sacerdoti, il Rettore del Santuario, Mons. Diego Monroy, ha presieduto la Messa nella Basilica di Guadalupe, durante la quale ha chiesto di pregare per il Messico chiedendo l’intercessione della Vergine “di fronte al difficile momento che minaccia la nostra nazione”.
Inoltre, con una estemporanea processione di un’antica immagine conosciuta come il “Cristo della Salute”, che dal 1850 non usciva dal perimetro della Cattedrale, i sacerdoti del capitolo metropolitano ed alcuni fedeli hanno realizzato un breve pellegrinaggio elevando preghiere e canti per il Messico e come supplica per la pronta soluzione del problema sanitario che la nazione sta attraversando.
L’epidemia da influenza suina continua ad estendersi in tutto il Paese e anche all’esterno. Secondo il Ministro della Sanità del Messico, José Ángel Cordóva, domenica sera il bilancio ufficiale dei morti a causa del virus arrivava a 103, sebbene la certezza delle febbre come causa di decesso siano riscontrabile solo in 22 persone. Il Ministro ha inoltre indicato che ci sono circa 1.600 persone sospettate di contagiato, 400 delle quali ricoverate negli ospedali. Il Presidente Calderón ha rivolto un appello alla popolazione ad “agire rapidamente, a mantenere la calma e a collaborare con le autorità”, ricorrendo “con tempo al medico ed osservando tutte le misure preventive”. Le autorità della Capitale hanno diffuso misure per evitare raduni pubblici, per cui si sono bloccate le attività nei tribunali, nelle scuole, gli spettacoli culturali ed altre attività pubbliche.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, sabato scorso ha parlato di una possibile pandemia ed ha sollecitato la comunità internazionale a raddoppiare la vigilanza. Ha previsto di informare oggi sulla situazione, assicurando la preparazione di “misure di contenimento rapido”, incluso l’uso di antivirali se necessari, per combattere il “preoccupante” ceppo di influenza suina che si sta estendendo nel Messico e negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti hanno dichiarato lo stato di emergenza sanitaria e hanno confermato già almeno 20 casi di contagio. Altri Paesi stanno prendendo misure per evitare il contagio. (RG) (Agenzia Fides 27/4/2009)


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