AMERICA/HONDURAS - Cinquemila giovani in pellegrinaggio per chiedere la fine della violenza e dei sequestri nel Paese

lunedì, 27 aprile 2009

Tegucigalpa (Agenzia Fides) – Domenica 26 aprile, oltre cinquemila giovani hanno raggiunto la città de “Il Paradiso”, dopo che da venerdì avevano attraversato in pellegrinaggio Tegucigalpa e Danli. Lo scopo dell’iniziativa era di chiedere la cessazione delle violenze e dei sequestri nel Paese. Nello specifico, si è trattato del Settimo Pellegrinaggio Pastorale Giovanile sul tema “Soldati scelti da Cristo”, che ha percorso circa 100 chilometri, dal centro di Tegucigalpa fino alla città orientale di Danli. Da Tegucigalpa erano partiti in 4000, ma durante il tragitto si sono uniti molti altri giovani. Durante la marcia sono stati intonati canti religiosi, si è pregato per la fine della violenza, dei sequestri e del narcotraffico, e per la salvaguardia dei valori morali tra gli onduregni.
Secondo quanto ha spiegato Padre Ricardo Chiang, Consulente della Pastorale Giovanile, il pellegrinaggio è stato preparato con molto lavoro ed entusiasmo, e i vari responsabili hanno ricevuto la dovuta formazione nei mesi precedenti. Durante il fine settimana dal 18 al 19 aprile, i 75 leader che hanno accompagnato le 24 comunità di pellegrini hanno avuto infatti un ritiro spirituale. Per P. Chiang “questa non è una passeggiata, non è una marcia di protesta, ma un pellegrinaggio spirituale”. L’iniziativa ha inoltre coinvolto autorità civili e religiose oltre agli abitanti de Il Paradiso.
Secondo Padre Abilio Bustillo, uno degli organizzatori, la città ha preparato l’accoglienza “con molta gioia e fede, affinché tutti questi giovani provenienti da Tegucigalpa, potessero essere ben accolti ed ospitati”. Con questo evento si è cercato di portare “ulteriori realtù positive per la nostra società che di frequente va perdendo i valori”.
Per Misael Reyes, Coordinatore della Pastorale di Danlí, questo pellegrinaggio costituisce “un appello a tutti i giovani, a dire no a tanta violenza e corruzione. Il giovane deve essere consapevole che stiamo attraversando una situazione difficile e che come gioventù non si è esenti da questo grave problema nazionale. Per cui c’è bisogno di una coscienza giovanile che favorisca il cambiamento nella nostra società”.
Il Primo Pellegrinaggio di Pastorale Giovanile si è celebrato nel 1999, con la partecipazione di circa 2.000 giovani. I successivi hanno avuto come meta finale le città del centro, dell’est e dell’ovest dell’Honduras. Una marcia simile, per protestare contro ogni tipo di violenza in Honduras, si è celebrata quest’anno a Tegucigalpa, con circa 2.000 giovani, alla vigilia della Settimana Santa, accompagnata dal Cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga.
L’Honduras vive una forte ondata di violenza e delinquenza comune, con una media di dieci crimini giornalieri, mentre i sequestri, secondo diverse fonti, in questi primi mesi del 2009 sono stati già una ventina. La Chiesa cattolica ha lanciato lo scorso anno a livello nazionale, attraverso la Pastorale Sociale-Caritas, una “Campagna cittadina per una cultura di pace e rispetto per la vita”, al fine di sensibilizzare la popolazione su questo problema (vedi Fides 24/7/2008). (RG) (Agenzia Fides 27/4/2009)


Condividi: