AFRICA/MADAGASCAR - Rajoelina giura come Presidente del governo di transizione, ma la comunità internazionale giudica incostituzionale il cambiamento di potere

lunedì, 23 marzo 2009

Antananarivo (Agenzia Fides)- Andry Rajoelina ha giurato da Presidente del governo di transizione nazionale del Madagascar, ma la comunità internazionale rifiuta di riconoscere il processo che ha portato al potere il principale oppositore del Presidente dimissionario, Marc Ravalomanana.
La cerimonia di insediamento dell'ex sindaco di Antananarivo si è svolta, sabato 21 marzo nello stadio della capitale di fronte a circa 40mila persone. Il corpo diplomatico era assente a testimoniare la disapprovazione della comunità internazionale nei confronti dei nuovi assetti politici nell'isola, dopo che Rajoelina ha sospeso i lavori dell'Assemblea Nazionale e del Senato.
“Proclamiamo la fine della dittatura, degli sprechi nell'amministrazione dello Stato, delle menzogne, delle promesse vacue che hanno per troppo tempo tolto il fiato alla vita politica del Madagascar” ha affermato Rajoelina nel suo discorso inaugurale.
“I sostenitori di Rajoelina non comprendono l'atteggiamento della comunità internazionale, che afferma che questi avrebbe effettuato un golpe” dicono all'Agenzia Fides fonti di Radio Don Bosco di Antananarivo. “Secondo i malgasci è stato invece il Presidente Ravalomanana a non aver rispettato per primo la Costituzione. Questi infatti ha passato i poteri presidenziali a un direttorio militare che non è previsto dalla Carta Costituzionale. I membri del direttorio militare, costituito da Ravalomanana, sono stati poi costretti, per le pressioni esercitate da una parte dell'esercito e dalla popolazione, a consegnare il potere a Rajoelina. Certo, la procedura non è regolare, ma è sempre meglio affidare il potere a un civile, che ha un seguito popolare, che mantenerlo nelle mani di un fantomatico direttorio militare, che non ha alcuna legittimità”.
La situazione in Madagascar sembra essere tornata calma dopo almeno 3 mesi di braccio di ferro tra Ravalomanana e Rajoelina, ma i sostenitori dell'ex Presidente hanno annunciato una serie di proteste e di scioperi. Alcune migliaia di persone si sono radunate nei giardini di Ambohijatovo, ad Antananarivo, per chiedere il ritorno al potere di Ravalomanana. Non si sa dove si trovi l'ex Presidente sul quale pende un mandato di cattura per l'uccisione di diversi dimostranti da parte delle forze dell'ordine (complessivamente sono 135 le persone che hanno perso la vita durante le proteste).
“Al di là delle incertezze legate alla sorte di Ravalomanana e delle azioni dei suoi sostenitori, Rajoelina ha di fronte a sé un compito non facile. Deve completare le nomine del nuovo governo, deve far ripartire la macchina amministrativa e avviare il dialogo nazionale per preparare i cambiamenti costituzionali e la nuova legge elettorale” affermano le fonti di Fides. Un punto controverso riguarda l'abbassamento dell'età minima per candidarsi alla Presidenza, che per l'attuale Costituzione malgascia è 40 anni. Rajoelina ne ha 34. I suoi critici affermano che potrebbe imporre una diminuzione di questa soglia per potersi candidare alle elezioni che sono prevista tra due anni. (L.M.) (Agenzia Fides 23/3/2009 righe 35 parole 461)


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