AMERICA/EL SALVADOR - La Conferenza Episcopale chiede al nuovo Presidente un governo che cerchi di unificare il Paese in modo da far fronte alla crisi finanziaria mondiale

lunedì, 23 marzo 2009

San Salvador (Agenzia Fides) - La Chiesa cattolica di El Salvador, attraverso un comunicato della Conferenza Episcopale letto da Sua Ecc. Mons. José Luis Escobar Ala, Arcivescovo di San Salvador, ha chiesto al neoeletto Presidente la formazione di un governo “di unità”. Per i Vescovi, “la riconciliazione nazionale e la riunificazione della famiglia salvadoregna sono temi di somma importanza che devono occupare un posto prioritario nell’agenda nazionale” e nella gestione del futuro mandatario.
“Il nostro Paese è molto diviso - continua il testo - per cui è necessario che il nuovo Presidente, l’Assemblea Legislativa e tutti i sindaci cerchino di unificarci”. Secondo Mons. Escobar, l’unità del Paese è necessaria “per affrontare la crisi economica mondiale”. I Vescovi reiterano inoltre il loro appello a tutti “a forgiare l’unità della nostra società affinché lavoriamo intensamente per fare dell’El Salvador un paese più giusto, più fraterno e più cristiano”. I firmatari esprimono anche il ringraziamento per la tranquillità con cui si sono svolti i comizi dello scorso 15 marzo.
Mauricio Funes, ex guerrigliero del Frente Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale (FMLN), si è imposto alle elezioni presidenziali di domenica 15 marzo sul conservatore Rodrigo Ávila, della governante Alleanza Nazionalista Repubblicana (ARENA). L’aspirante del FMLN ha raccolto il 51,31 per cento delle preferenze, rispetto ad Avila che ha raggiunto il 48,6 per cento. La sinistra è quindi salita al potere dopo 20 anni di governo della destra. (RG) (Agenzia Fides 23/3/2009, righe 19, parole 240)


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