AFRICA/ANGOLA - Ridurre la povertà con lo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali e il rispetto dell’ambiente

martedì, 17 marzo 2009

Luanda (Agenzia Fides) – “Un progetto multi settoriale per rafforzare la strategia di riduzione della povertà attraverso lo sfruttamento sostenibile delle risorse naturali e la creazione di una coscienza pubblica attenta al rispetto per l’ambiente.” E’ questo lo spirito con cui il governo dell’Angola, con il supporto della Banca Africana per lo Sviluppo, ha lanciato una nuova fase del Progetto per il Supporto Ambientale (in inglese ESSP) che mira a “rafforzare un quadro legale, istituzionale, politico a sostegno della conservazione dell’ambiente e di un uso sostenibile delle risorse basilari del paese.”
E’ di 17.6 milioni di dollari la somma stanziata il 12 marzo a Tunisi, presso la sede della Banca Africana per lo sviluppo (AfDB), dalla Commissione direttiva. Il costo del progetto sarà finanziato per il 90% dal fondo della Banca Africana e per il restante 10% dal governo angolano. Il Progetto è legato alla Carta Strategica del Paese, che ha individuato nell’agricoltura e nelle risorse ambientali sostenibili le chiavi prioritarie per lo “migliorare lo standard di vita e ridurre la povertà” nel paese.
L’Angola ha “una ricchezza unica di biodiversità e, secondo gli esperti, una delle più importanti di tutto il continente africano. Conta 1.260 piante delle circa 5.000 stimate in tutta l’Africa, facendolo il secondo più ricco paese del continente di specie di piante. La diversità di mammiferi è altrettanto ricca. La foresta occupa circa il 35% del territorio mentre la linea di costa, di 1600 km, è ricca di una varietà di pesci. Il paese è anche ricco di petrolio e risorse minerarie inclusi diamanti. La recente degradazione ambientale “pone una seria minaccia alle risorse ittiche, alle specie di piante, al rischio dell’erosione del suolo, dell’inquinamento del terreno, dell’acqua e dell’atmosfera, così come il cambiamento climatico aumenta le preoccupazioni circa i rischi per una corretta sostenibilità ambientale.”
I diretti beneficiari del progetto includono i ministri e le agenzie interessate all’ambiente e ai settori dell’agricoltura e dello sviluppo rurale, dell’acqua, delle foreste e ittico. E anche tutte le ONG, i settori privati, le istituzioni di ricerca e accademiche così come le amministrazioni locali e provinciali del paese. (M.T.) (Agenzia Fides 17/3/2009; righe 26, parole 354)


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