AFRICA/CAMERUN - "Tutto il Camerun attende con forte entusiasmo la visita del Santo Padre” dice il Presidente della Conferenza Episcopale del Camerun

giovedì, 12 marzo 2009

Yaoundé (Agenzia Fides)- “Insieme a tutta la Chiesa e i cittadini del Camerun, desidero rendere grazie a Dio per l'onore e il privilegio di ospitare il primo pastore della Chiesa universale, per la prima volta in Africa e in Camerun , il Sommo Pontefice, Papa Benedetto XVI” dice Sua Eccellenza Mons. Simon-Victor Tonyé Bakot, Arcivescovo di Yaoundé, Presidente della Conferenza Episcopale del Camerun e Presidente del Comitato Nazionale di Organizzazione della visita di Benedetto XVI, che ha rilasciato al giornale “Effort Camerounais” un'intervista alla vigilia della visita del Santo Padre in Camerun (17-20 marzo), di cui riportiamo ampi stralci.

Come si è preparata la Chiesa alla visita di Papa Benedetto XVI in Camerun?
L'annuncio della notizia della visita di Papa Benedetto XVI in Camerun ha suscitato un grande entusiasmo in tutti gli ambienti comerunesi. Il Papa si incontrerà con la comunità cattolica, la comunità musulmana, con circa 200 cristiani di altre confessioni diverse dalla cattolica, con 700 delegati provenienti da 25 diocesi e 600 delegati religiosi nella Basilica di Santa Maria Regina degli Apostoli. Ogni gruppo aspetta dal Santo Padre un messaggio di riflessione.
Da gennaio, diversi gruppi si sono riuniti per proporre al Santo Padre dei temi sui quali potrebbe soffermare la propria riflessione.
Qualche tempo fa ho ricevuto un documento dal FUC (Forum delle Università cristiane), che ho poi trasmesso alla Santa Sede, nel quale si discutono i seguenti temi: la realtà della famiglia in Africa, l'inculturazione del messaggio del cristianesimo; l'istituzione “Giustizia e Pace”, il ruolo specifico dei fedeli, il ruolo del clero secondo il Concilio Vaticano II.

Quali sono le sfide che dovrete affrontare?
Sono molteplici, in primo luogo dal punto di vista amministrativo.
Aspettiamo l'arrivo di 52 Presidenti delle Conferenze Episcopali Nazionali africane, di 12 Presidenti delle Regioni Apostoliche dell'Africa, di 12 membri del Sinodo speciale dei Vescovi. Ci aspettiamo anche i delegati di 30 diocesi in Camerun.
Abbiamo chiesto a tutti i fedeli che prendono parte alla Messa del Papa di iscriversi nelle loro diocesi e venire in massa. Questa mobilitazione richiede un'attenta pianificazione.
Inoltre dobbiamo prestare attenzione al messaggio che il Santo Padre ci rivolgerà in risposta alle problematiche che sono state portate a sua conoscenza, relative alle situazioni che vive la Chiesa in Camerun e in Africa.

Come si sta preparando la Chiesa
dal punto di vista pastorale e spirituale?
L'Arcidiocesi di Yaoundé ha iniziato una novena di preghiere dal 7 marzo e vi sono iniziative simili in altre diocesi. I Vescovi hanno pubblicato una Lettera pastorale in preparazione alla visita del Santo Padre. In questa lettera sottolineano il ruolo del Successore di Pietro come Pastore universale, il Vicario di Cristo, il cui insegnamento deve essere considerato come un appello alla santità per tutti. Ogni credente deve onorare il suo battesimo con una vita di fede, in conformità con il Vangelo e la volontà di Dio. Il cristiano deve vivere nella dignità, perché ha una bussola che lo guida nella vita, e questa bussola è il Vangelo di Cristo.
Né dobbiamo dimenticare che il Papa arriva in Camerun in piena Quaresima, e il suo messaggio lo ha preceduto. Questo messaggio è incentrato sul digiuno, sulla preghiera, sulla condivisione. Il Papa pone l'accento soprattutto sul digiuno per reprimere i nostri cattivi desideri e per aiutarci a compiere la volontà di Dio. Il digiuno migliore è quello che ci rende liberi di ascoltare la parola di Dio per metterla in pratica. Nel suo messaggio di Quaresima, il Santo Padre ha raccomandato di prendere parte regolarmente alla Messa domenicale, di ricevere l'Eucaristia e di confessarsi con assiduità. Per questo abbiamo chiesto a tutti i fedeli atti concreti di solidarietà rivolti in primo luogo ai giovani. (L.M.) (Agenzia Fides 12/3/2009 righe 49 parole 619)


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