AFRICA/MADAGASCAR - Sostituito il Capo di Stato Maggiore che aveva lanciato un ultimatum per risolvere entro 72 ore la crisi politica del Madagascar

mercoledì, 11 marzo 2009

Antananarivo (Agenzia Fides)- “L'esercito sembra essersi spaccato tra il corpo dei sottufficiali che sono la maggioranza e che hanno un contatto diretto con le truppe, e una parte degli alti ufficiali, raccolti attorno al Capo di Stato Maggiore, il generale Edmond Rasolofomahandry” dicono all'Agenzia Fides fonti di Radio Don Bosco, la più importante radio cattolica del Madagascar, dove la crisi politica tra il Presidente Marc Ravalomanana, e il sindaco destituito della capitale Antananarivo, Andry Rajoelina, ha preso una svolta con l'intervento dei militari.
Ieri, 10 marzo, il generale Rasolofomahandry ha dato un ultimatum di 72 ore ai politici perché trovino una soluzione alla crisi politica. “Promettiamo - ha detto il generale Rosolofomahandry alla televisione di Stato - di rimanere neutrali e invitiamo tutte le forze politiche, la società civile e i rappresentanti delle forze vive del Paese a riunirsi subito e a mettersi d'accordo entro le prossime 72 ore per una soluzione alla crisi. Se entro le prossime 72 ore non sarà trovata una soluzione, le forze armate si assumeranno le proprie responsabilità e faranno funzionare gli affari nazionali, tuteleranno l'unità e gli interessi superiori del Paese”.
“Nessuno però sa cosa potrà succedere una volta raggiunto il termine dell'ultimatum senza che si sia trovato un accordo” dicono le nostre fonti- “Il generale Rasolofomahandry, inoltre sembra rappresentare solo gli ufficiali”. La situazione si è poi ulteriormente complicata oggi, 11 marzo con il giuramento di un nuovo Capo di Stato Maggiore, il generale André Andriarijaona.
“Il generale Andriarijaona rappresenta i sottufficiali che condividono la rivolta dei militari della caserma CAPSAT (Corps d'Administration des Personnels et Services de l'Armée de Terre), la più importante del Paese, che si trova a 6 chilometri da Antananarivo (vedi Fides 10/3/2009) la cui rivendicazione principale è il rifiuto di sparare sui civili inermi. I sottufficiali sembrano aver ottenuto il consenso della maggior parte dei militari. In conclusione, l'esercito sembra non appoggiare il Presidente, anche se nessun militare ha espresso un rifiuto esplicito nei confronti del Capo dello Stato. Si sono però create due correnti: quella degli ufficiali superiori raccolta intorno al Generale Rasolofomahandry, Capo di Stato Maggiore che non è più riconosciuto dalla maggioranza dei sottufficiali e dei militari, e che è stato quindi sostituito dal generale Andriarijaona. Questa nomina potrebbe anche essere il segnale di un ricompattamento dei militari attorno ad una figura che incontra il sostegno della maggioranza dei membri dell'esercito” dicono le fonti di Fides. “A questo punto non ci resta che aspettare quello che potrà succedere. Gli ultimi sviluppi complicano il negoziato che dovrebbe iniziare domani, 12 marzo, anche perché le posizioni di Andry Rajoelina, appaiono ancora distanti da quelle del Presidente Ravalomanana. Questi in un messaggio alla nazione ha ammesso di aver commesso degli errori e sembra aver fatto qualche concessione all'opposizione. È vero però che il messaggio televisivo del Presidente è stato trasmesso dopo l'ultimatum del generale Rasolofomahandry” concludono le nostre fonti. (L.M.) (Agenzia Fides 11/3/2009 righe 34 parole 493)


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