AFRICA/MADAGASCAR - Il Ministro della Difesa di dimette, mentre il leader dell'opposizione si rifugia nell'ambasciata francese: situazione critica in Madagascar

martedì, 10 marzo 2009

Antananarivo (Agenzia Fides)- “La situazione è critica ma non disperiamo che si possa alla fine trovare una soluzione pacifica” dicono all'Agenzia Fides fonti di Radio don Bosco di Antananarivo, capitale del Madagascar sconvolto da una grave crisi politica per lo scontro tra il Presidente Marc Ravalomanana e il suo principale oppositore, il sindaco destituito di Antananarivo, Andry Rajoelina.
Questi ha ottenuto la protezione delle Nazioni Unite dopo un tentativo di arrestarlo da parte delle forze dell'ordine (vedi Fides 6/3/2009). Dopo alcuni giorni di incertezza sul suo rifugio, è emerso che Rajoelina era stato accolto nell'ambasciata di Francia. Di fronte alla sede diplomatica si sono raccolte un centinaio di persone, sostenitori del Presidente Ravalomanana, per protestare contro la protezione accordata al leader dell'opposizione.
Continua inoltre la protesta dei militari della caserma del CAPSAT (Corps d'Administration des Personnels et Services de l'Armée de Terre), la più importante del Paese, che si trova a 6 chilometri da Antananarivo. “I militari si oppongono agli ordini di reprimere le manifestazioni sparando sulla folla, asserendo che il loro compito è quello di proteggere la popolazione, e non il contrario” dicono le fonti di Fides. “ I soldati ribelli hanno annunciato un ultimatum di 12 ore per accogliere le loro richieste. Non sappiamo cosa può succedere una volta che sia scaduto il termine”. Le dimissioni del Ministro della Difesa, Mamy Ranaivoniarivo, presentate oggi, 10 marzo, potrebbero essere una prima apertura del governo ai militari ribelli. Le dimissioni del Ministro infatti erano una delle loro condizioni.
“I soldati del CAPSAT hanno lanciato un appello ai loro commilitoni ad unirsi alla protesta, ma finora non abbiamo notizie di ribellioni tra i reparti militari schierati in altre aree del Paese” aggiungono le fonti di Fides.
I militari hanno creato dei posti di blocco intorno alla loro caserma, mentre i reparti fedeli al Presidente, tra cui la Guardia Presidenziale, hanno circondato lo stabilimento militare.
“Dalla sera di domenica 8 marzo fino al mattino del 9, gruppi di saccheggiatori hanno approfittato dell'assenza delle forze dell'ordine, impegnate a contenere i militari ribelli, dalla capitale per saccheggiare negozi e grandi magazzini. La situazione dell'ordine pubblico è ora migliorata” dicono le nostre fonti.
“La speranza della risoluzione pacifica della crisi è affidata alla mediazione tra il Presidente Ravalomanana e Rajoelina, da parte del Forum delle Chiese cristiane (FFKM), al quale si sono aggiunte 19 eminenti personalità della società civile, delle Chiese, delle forze armate e della politica. Nel fine settimana dovrebbero iniziare i colloqui tra le parti. L'idea è di rinchiudere le due delegazioni in un luogo fino a quando non si sarà raggiunto un accordo. In Madagascar, vi è un importante precedente: nel 1991, per risolvere la crisi che ha portato alle dimissioni dell'allora Presidente Didier Ratsiraka si è adottata una procedura simile” concludono le fonti di Fides. (L.M.) (Agenzia Fides 10/3/2009 righe 34 parole 477)


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