AFRICA/ZIMBABWE - Nessun accordo per la formazione del governo di unità nazionale mentre si aggrava la crisi nel Paese

martedì, 20 gennaio 2009

Harare (Agenzia Fides)- Si aggrava lo stallo politico nello Zimbabwe dove ieri sera, 19 gennaio, sono falliti i colloqui tra il Presidente Robert Mugabe e il leader dell'opposizione Morgan Tsvangirai, per giungere a un accordo per la condivisione del potere. I colloqui sono durati 12 ore alla presenza dei mediatori della SADC (Comunità di Sviluppo dell'Africa Australe).
La SADC ha convocato un summit regionale per discutere la crisi dello Zimbabwe che si terrà la prossima settimana in Sudafrica o nello Botswana.
Le discussioni tra il regime di Mugabe e l'opposizione vertono sulla formazione del governo di unità nazionale previsto dall'intesa firmata il 15 settembre ad Harare (vedi Fides 16/9/2008). Questo accordo prevede che Mugabe rimanga Capo dello Stato, mentre Tsvangirai diventi Primo Ministro.
L'esecutivo però non è stato ancora formato perché Mugabe e l'opposizione non si sono messi d'accordo sull'assegnazione dei dicasteri chiave (come quello dell'Interno). Il Presidente Mugabe, in particolare, vorrebbe mantenere il controllo di tutti i Ministeri della “forza” e di quelli economici, cosa che l'opposizione ritiene inaccettabile.
Tsvangirai aveva presentato come condizione per la ripresa della trattava sulla formazione del nuovo governo, la liberazione degli appartenenti al suo partito (il Movimento per il Cambiamento Democratico, MDC) che erano stati arrestati negli ultimi mesi. Queste persone, secondo quanto ha denunciato l'MDC, sarebbero state torturate per estorcere delle confessioni su presunti complotti per rovesciare con la forza Mugabe. Non avendo ottenuto soddisfazione a questa richiesta, Tsvangirai ha rifiutato di proseguire la trattativa.
Nel frattempo il Paese sprofonda nella crisi più grave della sua storia: inflazione fuori controllo (i prezzi raddoppiano ogni giorno), collasso del sistema sanitario, di quello scolastico e di quello idrico, gravi carenze nel rifornimento del cibo, epidemia di colera che ha ucciso oltre 2.300 persone e ne ha infettate altre 42mila. (L.M.) (Agenzia Fides 20/1/2009 righe 25 parole 307)


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