AFRICA/GHANA - L'elezione di John Atta Mills: una vittoria per la democrazia in Ghana e in tutta l'Africa

mercoledì, 7 gennaio 2009

Accra (Agenzia Fides)-Il Ghana ha un nuovo Presidente della Repubblica, eletto a suffragio universale. Si tratta di John Atta Mills, candidato dell'NDC (National Democratic Congress). Ha battuto il suo avversario democratico Nana Akufo-Addo dell'NPP (Nuovo Partito Patriottico), l'ex partito di governo. La vittoria è stata ottenuta al secondo turno delle elezioni presidenziali svoltosi il 28 dicembre 2008, ed stata accolta con soddisfazione dai ghanesi e dagli osservatori nazionali e internazionali, che hanno certificato la correttezza del voto, e la solidità della democrazia del Ghana.
John Atta Mills, 64 anni, è stato Vice-Presidente del Ghana dal 1997 al 2000: questa è la terza volta che si candidava alle elezioni presidenziali. Oggi, 7 gennaio 2009, ha sostituito il capo del paese John Kufuor, dopo una grande cerimonia del trasferimento di potere. Il nuovo Parlamento ha già assunto le sue funzioni la settimana scorsa.
Nonostante lo stretto margine di voti tra i due candidati (50,23%, contro 49,77% ) i sostenitori dei due partiti politici non si sono affrontati in scontri violenti, che spesso degenerano nella guerra civile, come purtroppo accade spesso in Africa. Ricordiamo solo le contestate elezioni in Kenya nel dicembre 2007, sfociate nelle violenze (che hanno fatto temere per la stabilità del Paese) nel gennaio-febbraio 2008, per non parlare della situazione dello Zimbabwe, dove il Presidente Mugabe usa tutti i mezzi per rimanere al potere. Invece di trovare pretesti per creare incidenti, per cercare l'annullamento delle elezioni, il candidato perdente, Nana Akufo-Addo, ha immediatamente riconosciuto la propria sconfitta e si è congratulata con il vincitore, dopo la promulgazione dei risultati da parte della commissione elettorale.
Le elezioni ghaniane sono dunque una vittoria per coloro che lottano pacificamente per la democrazia in Africa ed un esempio da seguire per tutta l'Africa.
Queste note positive non devono però nascondere il fatto che, se le elezioni si sono svolte in modo pacifico, nel corso della campagna elettorale sono emerse alcune tensioni e divisioni. La vecchia dirigenza inoltre lascia in eredità al nuovo Presidente un forte deficit statale, provocato anche da un incremento della spesa pubblica a fini elettorali. Il governo uscente sperava di rimpinguare le casse statali grazie ai proventi dello sfruttamento del petrolio, che inizierà nel 2010, ma il ribasso del prezzo del greggio rischia di provocare un ripensamento da parte delle compagnie petrolifere, che devono effettuare forti investimenti. I campi petroliferi del Ghana sono infatti offshore (in mare) e necessitano di strutture costose per essere sfruttati.
Il nuovo Presidente dovrà inoltre affrontare problemi come la forte disoccupazione giovanile e l'aumento della criminalità legata al traffico internazionale di cocaina. (L.M.) (Agenzia Fides 7/1/2009 righe 32 parole 438)


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