AMERICA/GUATEMALA - Il Guatemala dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità primo Paese dell’America Centrale in cui si è riusciti a fermare il morbo di Chagas

lunedì, 15 dicembre 2008

Città del Guatemala (Agenzia Fides) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che il Guatemala è il primo Paese dell'America Centrale dove si è riusciti a fermare la trasmissione della Tripanosomiasi americana, detta anche morbo di Chagas dal nome del suo scopritore. Raggiungere questa meta non è stato facile e la strada percorsa è stata lunga. La battaglia è incominciata nel 1998, con la creazione dell’Iniziativa dei Paesi del Centroamerica sul morbo di Chagas (IPCA). L’obiettivo principale era di ottenere l’interruzione della trasmissione della malattia nell’ambito interregionale per il 2010. A tal proposito venne promossa la cooperazione tra Paesi per lo sviluppo di azioni congiunte. Nel 2000, l’Organizzazione Panamericana della Salute e l’Agenzia di Cooperazione Internazionale del Giappone (JICA) hanno ottenuto l’appoggio tecnico e finanziario dal Ministero della Salute, al fine di eliminare l’insetto trasmettitore di questo male e controllare la proliferazione del parassita, diminuendo così l’infestazione domiciliare al di sotto del 5 per cento ed interrompendo la trasmissione attraverso il sangue. Oggi, 10 anni dopo, l’obiettivo è stato raggiunto. Dopo aver valutato i progressi nel Paese, una Commissione dell’IPCA ha chiesto che il Guatemala sia dichiarato libero dalla trasmissione di questa malattia.
Quando ha appreso la notizia, María Monroy, fondatrice del laboratorio di Entomologia e Parassitologia della Scuola di Scienze e Farmacia dell’Università San Carlos del Guatemala, si è mostrata soddisfatta ed ha ricordato che una decina di anni fa nel suo Paese erano centianaia i casi del cosiddetto morbo di Chagas. Secondo i dati dell’OMS, basati su un studio realizzato nel 1981 da alcuni ricercatori, in Guatemala venivano colpite da questa malattia 30 mila persone ogni anno, l’incidenza più alta nella Regione; 730 mila venivano contagiati e quattro milioni di persone correvano il rischio di contrarre il virus. Questa malattia viene trasmessa nell’80 per cento dei casi attraverso i volatili, altre forme di trasmissione avvengono attraverso il sangue, per via congenita, per via orale e per trapianto di organo.
Il morbo di Chagas è, insieme alla malattia del sonno, la leishmaniasis, la malaria, la tubercolosi e l’AIDS, una delle malattie più dimenticate del pianeta, secondo Medici Senza Frontiere, e può causare la morte nei casi acuti. Ha un’incidenza alta, colpendo maggiormente la popolazione dei Paesi in via di sviluppo. Il parassita entra nel circuito sanguigno e, arrivando al cuore, ne distrugge i tessuti. Il contagio è trattabile clinicamente, ma è lungo, costoso e doloroso. (RG) (Agenzia Fides 15/12/2008)


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