AMERICA/VENEZUELA - I Vescovi ribadiscono l’obbligo morale per tutti i cittadini di partecipare al voto ed esortano il Consiglio Nazionale ad adempiere pienamente al suo dovere per le elezioni regionali

mercoledì, 19 novembre 2008

Caracas (Agenzia Fides) - I Vescovi del Paese stanno lanciando numerosi appelli a tutti i fedeli affinché domenica prossima, 23 novembre, si rechino alle urne in un clima di pace, senza tensioni né violenze. Secondo i dati del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) del Venezuela, circa 17 milioni di venezuelani saranno chiamati a scegliere 22 governatori e 328 sindaci, oltre a 233 legislatori regionali, per un totale di 603 incarichi di rappresentanza popolare. Circa 130 osservatori internazionali e migliaia di osservatori nazionali presenzieranno alle operazioni di voto. Inoltre verranno impiegati 7.500 membri dei 4 organismi militari.
Il Cardinale Jorge Urosa Sabino, Arcivescovo di Caracas, ha esortato il CNE ad assumere, durante le elezioni, un atteggiamento democratico e di imparzialità. Secondo il Porporato, l’organismo elettorale deve dimostrare che vuole il bene del Paese e che non risponde a nessuna parzialità. Allo stesso tempo l’Arcivescovo ha chiesto che i risultati delle elezioni vengano comunicati in maniera rapida e in conformità alla volontà manifestata dai venezuelani nel voto. “Il CNE avrà il suo grande giorno il 23 novembre. Il 23 dovrà dimostrare veramente al Paese che ha un atteggiamento democratico ed imparziale”.
Il Cardinale ha inoltre rivolto un appello al voto, manifestando l’importanza di prendere parte al processo poiché “si scelgono le persone che amministrano il governo più vicino a noi”. Ed ha raccomandato ai venezuelani di scegliere quei candidati che offrano garanzie di buon governo, “per la loro prospettiva, la loro condotta, il loro atteggiamento”. La speranza del Cardinale è che i cittadini possano esercitare in modo “realmente libero” il loro diritto al voto. “Che non ci siano minacce, né vendette contro gli elettori; né pressioni da parte di organismi pubblici né di persone private, affinché si voti in modo corretto” ha aggiunto il Card. Urosa Sabino.
Il Presidente del Consiglio Plenario del Venezuela, Mons. Ovidio Pérez Morales, ha esortato anch’egli i venezuelani ad esercitare il loro diritto al voto nelle elezioni di domenica, perché “non possiamo aspettare che ci compongano il Paese, lo dobbiamo comporre tutti noi attraverso la partecipazione”. Il Presule ha quindi spiegato l’importanza di queste elezioni: “in questa circostanza nazionale, nella quale le elezioni hanno un carattere molto particolare ed atipico, perché non solo si tratta di scegliere buoni candidati, ma è in gioco qualcosa in più, e cioè il futuro di questo Paese come nazione democratica, tollerante e pluralista, oppure un progetto comunista come quello del socialismo del 21mo secolo, fallito il secolo scorso”. In tal senso ha richiamato il documento dell’ultima Assemblea della Conferenza Episcopale di ottobre, nel quale si insisteva sull’obbligo morale di partecipare alle elezioni (vedi Fides 17/10/2008).
Anche l’Arcivescovo di Coro e Vicepresidente della Conferenza Episcopale Venezuelana, Mons. Roberto Luckert, ha rivolto un appello al Consiglio Nazionale Elettorale, affinché corregga le irregolarità finora registrate, ed ha chiesto di mostrare rapidità al momento della diffusione dei risultati. “Se vogliamo vivere in democrazia e libertà, dobbiamo perfezionare la democrazia e l’unico modo è che ogni cristiano coerente compia il suo dovere votando in pace e tranquillità”, ha affermato Mons. Luckert ricordando a tutti il loro dovere di partecipare. (RG) (Agenzia Fides 19/11/2008)


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