AMERICA/URUGUAY - I Vescovi hanno lanciato la Missione Continentale nel paese: "Noi vogliamo essere missionari del mondo"

lunedì, 10 novembre 2008

Florida (Agenzia Fides) – Nel corso di una affollata Santa Messa celebrata nella cornice dell'Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale uruguayana, domenica 9 novembre, nel Santuario della Vergine dei Trenta Tre, Patrona della Patria, i Vescovi dell'Uruguay hanno lanciato la Missione Continentale nel paese, con un forte appello ai cattolici a "essere missionari del mondo". Alla Concelebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Martín Pérez Scremini, Vescovo di Florida, concelebrata dai Vescovi delle 9 diocesi del paese, da numerosi sacerdoti e diaconi, hanno partecipato migliaia di cattolici uruguaiani, provenienti da tutti gli angoli del paese che si sono riuniti per rendere omaggio alla Vergine e partecipare all'inizio della Missione,
Nell’occasione è stato presentato il simbolo della Missione in Uruguay, così come in tutti i paesi dell'America Latina e dei Carabi: una copia del Trittico che Papa Benedetto XVI consegnò durante la V Conferenza Generale di Aparecida. I Vescovi hanno consegnato ai delegati delle loro diocesi, i messaggi che saranno distribuiti nelle rispettive comunità.
L'omelia della Messa ed il lancio ufficiale della Missione, sono stati pronunciati dal Vescovo di Canelones, Mons. Orlando Romero Cabrera, che ha rappresentato l'Episcopato dell’Uruguay al Terzo Congresso Missionario Americano CAM 3, svoltosi ad agosto a Quito (Ecuador), al termine del quale è stata lanciata ufficialmente la Missione Continentale.
Nella sua omelia Mons. Cabrera ha affermato che "la Missione è un momento, senza dubbio forte, non perché sia stata assente nei tempi precedenti, ma perché ha bisogno di essere ravvivata, motivata e attualizzata di nuovo nei suoi metodi, nelle sue forme, nelle sue espressioni". Egualmente ha ricordato che quando si pensa alla missione non si deve pensare prioritariamente "a quello che bisogna fare, per quanto sia importante" ma si deve pensare innanzitutto all'intimità ed all’unione con il Signore, perché è qui che nasce la missione. Perciò “non si può avere una missione senza l'ascolto della Parola, e di una Parola che è rivolta da parte di Dio a noi, una parola che ci precede nella realtà umana e per questo motivo è essenziale per la vita del discepolo".
"Siamo chiamati ad iniziarci come discepoli e missionari" ha continuato il Presule, sottolineando che "il discepolato non è qualcosa che si decreta, ma è qualcosa che ha bisogno di un tempo, di un processo, di risvegliare l'ammirazione per Gesù, di contemplare quello che Dio aspetta di noi, di impegnarci, di renderlo vita", e questo implica "preghiera, ritiro, formazione.. ".
Dopo la Messa si è svolto l'atto del lancio ufficiale della Grande Missione. Consegnando copia del Trittico a tutte le diocesi, Mons. Romero Cabrera, ha ricordato che lo stesso gesto viene realizzato anche negli altri paesi, manifestando così l'unità di tutti i paesi dell'America Latina nella Grande Missione Continentale. Il Vescovo di Canelones ha quindi esortato tutti ad essere missionari non solamente nelle parrocchie e nelle diocesi, ma allo stesso modo, oltre le nostre frontiere. “Il nostro paese – ha affermato - ha molti missionari che lavorano in paesi dell'Africa, dell'Asia, in altri paesi dell'America Latina, dunque non può non appartenerci quell'anelito missionario che va oltre ciò che abbracciano i nostri occhi o le nostre mani." "Noi vogliamo essere missionari del mondo, sia se abbiamo l'opportunità di andare, sia sostenendo i nostri missionari con la preghiera" ha concluso il Vescovo. Nel pomeriggio di domenica 9 novembre si è svolta una affollata processione dal Prato alla Cattedrale della città di Florida. (RG) (Agenzia Fides 10/11/2008)


Condividi: