AMERICA/NICARAGUA - I Vescovi richiamano alla saggezza, affinché le elezioni municipali di domenica si svolgano senza violenza, e chiedono la partecipazione responsabile di tutti

venerdì, 7 novembre 2008

Managua (Agenzia Fides) - Domenica 9 novembre il Nicaragua sceglierà le sue autorità locali in 146 dei 153 municipi. Nei restanti sette municipi le elezioni si svolgeranno il 18 gennaio 2009. Le principali forze politiche in campo sono il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN), attualmente al potere, e l'alleanza del Partito Liberale Costituzionalista (PLC). La campagna elettorale si è sviluppata in un clima di tensione e sfiducia tra le diverse forze. Per il timore di nuovi scontri e violenze, domenica la Polizia Nazionale dispiegherà 13.800 uomini e altri 8.000 l'Esercito del Nicaragua, per garantire la sicurezza della consultazione, secondo quanto hanno comunicato fonti della Polizia e dell'Esercito.
La Chiesa cattolica ha lanciato numerosi appelli alla saggezza, affinché le elezioni municipali trascorrano nella calma, nonostante la tensione latente e i focolai di violenza presenti, soprattutto nella campagna. Già ad agosto i Vescovi hanno pubblicato una Lettera Pastorale nella quale incoraggiavano tutti alla partecipazione alla vita pubblica e alle elezioni, ricordando loro che "evadere la responsabilità del voto è rinunciare alla possibilità di partecipare allo sviluppo dei nostri municipi" (vedi Fides 8/9/2008).
Il Card. Miguel Obando y Bravo, Arcivescovo emerito di Managua, ha fatto appello ai nicaraguensi perchè votino "con serietà e maturità, eleggendo sindaci che lavorino per il benefico del paese e soprattutto abbiano un'opzione preferenziale per i poveri”.
L'attuale Arcivescovo di Managua, Mons. Leopoldo Brenes, ha chiesto ai nicaraguensi “di andare alle urne in pace e tranquillità... perdonando chi ci offende, respingendo l'odio, la violenza e la vendetta". Ha richiamato inoltre i partiti a non dichiarare la vittoria prima che il Consiglio Supremo Elettorale (CSE) abbia annunciato ufficialmente i risultati.
Il Vescovo della Diocesi di Leon, Mons. Bosco Vivas, ha affermato che sebbene la situazione nella città di Leon sia tranquilla, vari settori della popolazione hanno espresso la paura che nelle elezioni municipali di domenica si verifichino episodi di violenza nel dipartimento. Leon è un emblema per il FSLN, i dirigenti la chiamano "la capitale della rivoluzione", ma la votazione di domenica minaccia la storica egemonia locale del partito di Governo. Perciò il Vescovo lancia un appello alla serenità, "perché crediamo che con la violenza non si risolvano i problemi, ma si complichino". Il Presule ha invitato ad andare al voto in massa, ed ha ricordato i punti importanti promossi dalla Chiesa cattolica: non astenersi dall’esercizio del diritto al suffragio, votare dopo avere ben riflettuto e cercando il bene comune. (RG) (Agenzia Fides 7/11/2008)


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