AMERICA/PARAGUAY - I Vescovi del Paraguay si pronunciano sul conflitto tra lo Stato ed i contadini: "è legittimo manifestare, ma nella cornice del rispetto al diritto di terzi ed in maniera pacifica"

giovedì, 6 novembre 2008

Asuncion (Agenzia Fides) - I Vescovi del Paraguay, riuniti nella loro 183º Assemblea Plenaria Ordinaria, sono profondamente amareggiati per gli scontri tra le forze di polizia e i contadini che si sono verificati mercoledì mattina,5 novembre, con un saldo di vari feriti gravi. Circa 53 contadini sono rimasti feriti dai colpi di bastoni e dagli spari di pallottole di gomma da parte delle forze di polizia mentre cercavano di entrare in un edificio pubblico per reclamare le dimissioni del Pubblico Ministero Generale dello Stato. Secondo le relazioni ufficiali, almeno cinque poliziotti hanno riportato lesioni,.
I Vescovi ricordarono che "la violenza genera più violenza". Perciò hanno chiesto che si ricorra "al dialogo e alle negoziazioni come strada che può condurre a risolvere i conflitti”. "È legittimo sollecitare le autorità - ricordano i Presuli - ma per questo si deve ricorrere ai meccanismi istituzionali previsti dalle leggi della Repubblica. È anche legittimo manifestare ed esprimersi attraverso proteste. Tuttavia è necessario farlo nella cornice del rispetto al diritto dei terzi ed in maniera pacifica". Davanti a questa situazione, i Vescovi del paese hanno lanciato un appello "alla prudenza e alla saggezza in questi momenti difficili che vive il paese". Alle autorità chiedono "il rispetto dei diritti umani e la dovuta attenzione ai programmi dei settori sociali". Sollecitano i settori sociali "a seguire i meccanismi istituzionali e legali per ottenere un risultato ai loro legittimi reclami". (RG) (Agenzia Fides 6/11/2008)


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