AMERICA/STATI UNITI - Un Seminario per l’assistenza legale agli immigrati organizzato dalla Procura di New York

mercoledì, 29 ottobre 2008

New York (Agenzia Fides) - Si è tenuto il 14 ottobre a New York, nella sede della “Chinese Consolidated Benevolent Association”, un seminario informativo sui diritti degli immigrati e l’assistenza legale contro frodi e abusi perpetrati ai danni di immigrati legali e non. L’incontro è stato organizzato dalla Procura distrettuale di Manhattan, che ha coinvolto molte associazioni e agenzie che garantiscono servizi legali e amministrativi agli immigrati nell’area metropolitana di New York.
Robert M. Morgenthau, procuratore distrettuale di Manhattan, aveva annunciato nel dicembre 2007 la creazione dell’Immigrant Affairs Program, un programma che ha l’obiettivo di indagare e perseguire frodi, violenze, e tutti i tipi di abusi commessi contro gli immigrati nella città di New York. Si tratta di combattere chi offre servizi legati all’acquisizione di cittadinanza, visti, permessi di vario genere legati all’immigrazione, ma anche ogni altro tipo di frode, in relazione ad alloggi, beni di consumo, oltre a violenze e crimini vari. Per denunciare i fatti, l’utente può recarsi personalmente presso la Special Prosecutions Bureau's Intake Unit, unità speciale della Procura, oppure telefonare a una linea dedicata, e se lo desidera, rimanere anonimo.
Alicia Maxey-Greene, portavoce della Procura di Manhattan, ha spiegato all’Agenzia Fides che “la grande innovazione del Programma è di prevedere una protezione legale per tutti gli immigrati: quindi non solo per quelli legali, ma anche per vittime o testimoni che hanno paura di collaborare o denunciare i fatti in virtù del loro status di clandestinità”. In questo modo, nessuno dovrà più temere arresto o deportazione quando denuncia un crimine. La risposta della città di New York a questo genere di problemi, sebbene rappresenti un caso isolato, è estremamente incoraggiante nel difficile panorama attuale in tema di immigrazione. “Chiunque viva qui deve avere diritto alla completa tutela della legge”, aveva dichiarato Morgenthau durante la conferenza stampa per la presentazione del programma, a fine 2007.
La Procura, nell’ambito di questo suo piano anti-crimine, ha coinvolto alcune agenzie non profit particolarmente attive nel campo dell’immigrazione, tra queste Catholic Charities, organismo dell’Arcidiocesi di New York che opera da anni al fianco delle fasce più vulnerabili della popolazione. Con il suo Dipartimento per i servizi agli immigrati, l’organismo cattolico fornisce consulenza e assistenza legale su diversi problemi, tra cui le richieste di cittadinanza, di ricongiungimento familiare, oltre a violenze di ogni tipo, anche domestiche. I servizi sono in inglese, spagnolo, italiano, rumeno, polacco, albanese, giapponese, urdu, indi e punjabi, ed è disponibile anche una linea telefonica gratuita che opera in tutto lo Stato di New York, fornendo informazioni generali su servizi e risposte alle questioni più urgenti in tema di visti, cittadinanza, immigrazione in genere.
Patricia O'Callaghan, responsabile per la comunicazione di Catholic Charities, ha spiegato all’Agenzia Fides che “l’associazione ha messo a disposizione del nuovo programma della Procura distrettuale di Manhattan uno dei suoi avvocati, per lavorare a fianco degli immigrati che necessitano qualunque tipo di assistenza legale, perché tutte le vittime o i testimoni di frodi e crimini riescano sempre a denunciare l’offesa”.
All’ingresso dei locali dove si teneva il seminario del 14 ottobre, lungo una delle strade più trafficate del quartiere cinese di New York, venivano distribuiti volantini ai passanti, soprattutto cinesi, tutti invitati a partecipare a questo importante evento informativo per la comunità. La “Chinese Consolidated Benevolent Association” che ha ospitato l’evento è una delle più antiche organizzazioni umanitarie presenti a Chinatown: fondata nel 1883, rappresenta da allora le esigenze dei cinesi americani e dei nuovi arrivati nella città di New York, offrendo loro supporto di ogni tipo. Oltre a questo organismo, molte erano le organizzazioni rappresentate, alcune delle quali dedicate specificamente alla comunità asiatica, molto numerosa nella città. Di fatto, a parte le grandi ondate migratorie di asiatici nei secoli scorsi, anche oggi gli arrivi da oltreoceano, soprattutto illegali, sono all’ordine del giorno. Non tutti coloro che cercano una vita migliore negli Stati Uniti, vi arrivano attraversando la frontiera di terra con il Messico: sebbene in quantità inferiori, c’è chi approda attraverso le pericolose acque della Florida su imbarcazioni di fortuna, come cubani e haitiani, o chi sfida l’Oceano Pacifico al buio di un container, viaggiando dalla Cina fino ai porti di Seattle o di Los Angeles, o altri ancora che giungono in aereo dalla Cina al Sud America, per arrivare a Miami, e infine a New York.
Il seminario ha affrontato il difficile problema delle truffe e violenze ai danni degli immigrati, e ogni organismo invitato presentava il proprio contributo in tema di prevenzione e soluzioni percorribili. Oltre ai rappresentanti della Procura, all’incontro erano presenti membri di importanti agenzie non profit molte delle quali già coinvolte nel Programma. Vi erano la New York Immigration Coalition, Catholic Charities dell’Arcidiocesi di New York, Immigration Advocacy Services, Inc., e molte altre, oltre a rappresentanze del governo cittadino e statale, come il NYC Department of Consumer Affairs, o il New York State Department of Labor, il Dipartimento del lavoro dello stato di New York la cui missione è proteggere tutta la forza lavoro e favorire leggi giuste, oltre ad assistere i disoccupati e a trovare una sistemazione idonea a chi è alla ricerca di un impiego.
Un rappresentante della Immigration Advocacy Services, Inc., associazione non profit che dal 1998 offre servizi legali agli immigrati nell’area metropolitana di New York, ha spiegato all’Agenzia Fides il tipo di frodi cui sono soggetti gli immigrati. “Il problema per molti di loro è quello di aggiornare o preparare adeguatamente la complessa documentazione per naturalizzazione, cittadinanza, rinnovo delle ‘green card’, estensione dei visti, e a New York sono tante le agenzie private che offrono questo tipo di assistenza a pagamento”. Non tutte però lavorano onestamente, alcune promettono il falso “estorcendo all’immigrato molto denaro e facendogli anche perdere documenti fondamentali in unica copia”.
Non sono rari i casi di truffatori spregiudicati che mandano in fumo anni di lavoro e di speranze. Purtroppo, è “il terrore di non riuscire a rispettare scadenze imminenti a consegnare l’immigrato nelle mani di spregiudicate agenzie”, ha aggiunto la portavoce della Procura di Manhattan. Per questa ragione, durante il seminario sono stati segnalati tutti i rischi per gli immigrati nell’affidarsi ad agenzie private per questioni prettamente legali, e la raccomandazione di scegliere sempre gruppi non profit, o agenzie governative, o veri avvocati.
In tema di cittadinanza e visti speciali, si è raccomandato per esempio di diffidare di chiunque proponga una soluzione ritenuta impossibile da organismi ufficiali, o di tutte quelle agenzie che richiedono documenti originali o formulari che devono essere presentati solo agli organismi di governo. Ad aggravare il problema negli ultimi anni, il fatto che le leggi per l’immigrazione siano state rese ancora più complicate dopo l’11 settembre, e che quasi tutti abbiano bisogno di aiuto concreto per compilare con esattezza la documentazione necessaria, esponendosi anche al rischio di essere cinicamente depredati dei propri sogni e del proprio denaro. (F.M.) (Agenzia Fides 29/10/2008)


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