ASIA/INDIA - Nella Giornata Missionaria Mondiale una manifestazione pacifica per dire “no” alla violenza anticristiana

venerdì, 17 ottobre 2008

Hyderabad (Agenzia Fides) – La Chiesa indiana ha organizzato, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale (GMM), il 19 ottobre, una imponente manifestazione pubblica, scandita dal silenzio e dalla preghiera, per dire “no” ad ogni forma di violenza e per ribadire la sua volontà di essere presente nella società indiana e dare un contributo alla nazione.
Il corteo, a cui parteciperanno gruppi di altre confessioni cristiane, ma anche di altre comunità religiose come indù, buddisti e musulmani, sfilerà per le strade di Hyderabad, capitale dello stato di Andra Pradesh, in India centromeridionale, per condannare le recenti violenze anticristiane ed esprimere solidarietà con tutte le vittime delle aggressioni che nelle scorse settimane hanno riguardato soprattutto gli stati di Orissa, Karnataka, Andra Pradesh, Kerala, Madhya Pradesh, Uttar Pradesh, Tamil Nadu.
Al corteo hanno aderito anche gruppi della società civile e organizzazioni per la difesa dei diritti umani.
In questa fase la Chiesa indiana si sta muovendo lungo due binari: da un lato si cerca il sostegno di leader indù moderati che spieghino all’opinione pubblica come la violenza sia un tradimento della stessa religione indù; dall’altro si chiede al governo centrale di approvare provvedimenti speciali per prevenire e fermare le violenze, come il l’Act of Prevention of Atrocities on Minorities, che include misure speciali per porre fine alle aggressioni contro le minoranze religiose e culturali.
Fra le richieste dei manifestanti vi sono: l’istituzione di un fondo per risarcire le famiglie delle vittime e per ricostruire le chiese e gli edifici religiosi distrutti; dichiarare “illegali” e “terroristi” i gruppi radicali responsabili della campagna di odio e di violenza che sta attraversando la società indiana; arrestare e perseguire penalmente gli autori delle stragi e dei saccheggi; istituire una Commissione di inchiesta per appurare radici e ragioni delle violenze; creare una linea telefonica di pronto intervento, presso gli uffici di Polizia, da contattare per futuri atti di violenza.
Fra le figure che saranno ricordate nella manifestazione del 19 ottobre vi sono la Beata Madre Teresa di Calcutta e Suor Alfonsa, la prima santa indiana canonizzata domenica scorsa dal Santo Padre a Roma. Saranno portate come esempi per la comunità cristiana in India: la prima per l’immenso amore dimostrato al popolo indiano, soprattutto ai poveri e agli emarginati; la seconda per la capacità di soffrire nel silenzio, portando la croce del dolore e dell’ingiustizia senza ribellarsi.
(PA) (Agenzia Fides 17/10/2008 rughe 29 parole 291)


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