AFRICA/KENYA - Oltre 5 milioni di persone a rischio fame in Kenya, in tutto il mondo sono 923 milioni

giovedì, 18 settembre 2008

Nairobi (Agenzia Fides)- Almeno 5 milioni di persone sono a rischio fame in Kenya. Lo afferma una commissione governativa keniana (Kenya Food Security Steering Group). Questo organismo ha stabilito che almeno 1 milione 300mila abitanti delle zone rurali si troveranno ad affrontare un forte deficit alimentare nei prossimi 6 mesi, mentre tra i 3,5 e i 4 milioni di abitanti degli slum sono già in una situazione di forte insicurezza alimentare. Il numero dei residenti negli slum che soffrono la fame nel 2007 era di circa 3 milioni.
Il peggioramento delle condizioni alimentari è dovuto in primo luogo alla grave crisi politica di inizio anno (vedi Fides 7/1/2008) che ha paralizzato il Paese per mesi, ha distrutto diverse infrastrutture agricole, ha costretto almeno 300mila persone alla fuga ed ha impedito agli agricoltori di procedere alle operazioni di semina e di cura dei campi. Nelle violenze circa 1.500 persone hanno perso la vita. A questo si aggiunge la siccità e le alluvioni che hanno colpito il Paese negli ultimi anni, il rialzo dei prezzi dei generi alimentari che si è registrato a livello mondiale. In Kenya il tasso di inflazione è stato ad agosto pari al 27%
Per il ministro per i programmi speciali, signora Naomi Shaban, occorrono al più presto interventi per 74 milioni di dollari (52 milioni di euro) per impedire che la gravissima penuria alimentare diventi un'irreversibile catastrofe.
Tra le zone più colpite vi sono le regioni semi-aride del Turkana e di Mandera, dove il tasso di alta malnutrizione è rispettivamente del 29% e del 22%. In queste zone il governo ha avviato la distribuzione di aiuti alimentari e di medicine ai bambini ed alle madri allattanti.
La drammatica situazione del Kenya è solo una delle tante crisi alimentari che colpiscono diverse parti del mondo. Secondo la FAO (l'organizzazione dell'ONU per l'agricoltura e l'alimentazione) sono 923 milioni le persone in tutto il mondo a rischio. Secondo il Vice Direttore generale per lo sviluppo economico e sociale della FAO, Hafez Ghanem “il vertiginoso aumento dei prezzi alimentari, del prezzo del petrolio e di quello dei fertilizzanti, hanno acutizzato il problema: i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 52% tra il 2007 e il 2008 e quelli dei fertilizzanti sono quasi raddoppiati nell'ultimo anno”. L'impatto dell'aumento dei prezzi che, con ogni probabilità continueranno a salire considerati gli aumenti dei prezzi dei cereali e delle oleaginose nel 2008, sarà “devastante” soprattutto nei Paesi poveri e in via di sviluppo, dove si trovano 907 dei 923 milioni di persone che soffrono la fame. La stima dell'agenzia delle Nazioni Unite prevede un aumento di 24 milioni di persone nell'Africa Sub Sahariana, 41 milioni in Asia e nell'area del Pacifico, 6 milioni in America Latina e Caraibi e 4 milioni nel Vicino Oriente e Nord Africa. (L.M.) (Agenzia Fides 18/9/2008 righe 31 parole 466)


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