AMERICA/MESSICO - Grande mobilitazione contro l’approvazione della legge sull’aborto; più di 50 organizzazioni cattoliche si impegnano a lavorare per la vita; inaugurato il “Santuario delle vittime dell’aborto”

lunedì, 8 settembre 2008

Città del Messico (Agenzia Fides) – Circa cinquanta organizzazioni laiche inaugureranno oggi, 8 settembre, il Santuario delle vittime dell’aborto, uno “spazio di preghiera" per le donne che soffrono il pentimento post aborto e la perdita di un “bambino non nato”. L’iniziativa è appoggiata dall’Arcidiocesi di Mexico e tra le organizzazioni promotrici figurano Provida, Unione Nazionale dei Genitori di Famiglia, Unione di volontà, Diritti del Nascituro.
Il Santuario offre agli abitanti di Città del Messico uno spazio di preghiera e riconciliazione con Dio, per accogliere tutte le persone toccate dall’aborto. Inoltre viene data la possibilità di lasciare lì, a richiesta delle madri, i resti dei bambini abortiti. In un comunicato stampa di questo Forum di associazioni si legge: “sono internazionalmente conosciuti i grandi interessi dei laboratori e delle compagnie farmaceutiche che pagano forti somme di denaro per questi resti, utilizzati tanto per la ricerca come per la fabbricazione di medicine ed articoli clinici. Soltanto la mancanza di controllo e di una regolamentazione chiara danno adito al traffico di embrioni”.
Durante l’omelia che il Cardinale Norberto Rivera Carrera, Arcivescovo Primate del Messico, ha pronunciato ieri, domenica 7, nella Cattedrale, ha esortato la comunità cattolica ad essere come sentinelle che non rimangono indifferenti, né negligenti di fronte alle atroci decisioni che attentano alla vita, poiché di questo sarà reso conto a Dio. Al termine della Messa è stata data lettura del comunicato che l’associazione “Unione di volontà” ha presentato a tutta la Chiesa Messicana e nel quale viene espresso rammarico per la deplorevole decisione della SCJN di approvare l’aborto nella capitale del Messico.
A seguito dell’appello urgente che il Cardinale Rivera ha rivolto ai fedeli cattolici per unirsi in favore della difesa della vita ed aiutare in particolar modo le donne in gravidanza che per diverse circostanze vedono l’aborto come la soluzione ai loro problemi, più di 50 organizzazioni cattoliche che formano “Unione di volontà” si sono impegnate a lavorare concretamente negli ambiti richiesti dal Porporato.
Al termine della celebrazione, infine, è stato presentato il progetto “Non ucciderlo, dallo a me!” attraverso il quale più di 59 istituzioni sono disposte a fare in modo che migliaia di bambini non vengano abortiti ma siano affidati in adozione. Il progetto è stato presentato da una famiglia cattolica di nove figli che ha inoltre fatto sapere che ci sono già più di 1.610 coppie di genitori disposte ad adottare alcuni di questi piccoli. “Con questa generosa risposta – affermano i promotori – viene dimostrato che gli argomenti utilizzati dai legislatori messicani per far apparire l’aborto come qualcosa di necessario non sono validi. Queste istituzioni e queste coppie di genitori si augurano che tutte le donne sollecitino il loro aiuto per accogliere i bambini nelle loro case e famiglie”. Il Card. Rivera ha ringraziato tutti i fedeli cattolici per aver messo in primo piano il diritto alla vita “non solo con proteste, ma con proposte”. (RG) (Agenzia Fides 8/9/2008)


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