AFRICA/ANGOLA - Il partito del Presidente Dos Santos in testa nelle elezioni legislative, definite “regolari” dagli osservatori africani nonostante i gravi difetti della macchina organizzativa

lunedì, 8 settembre 2008

Luanda (Agenzia Fides)- “Anche se siamo ancora in attesa dei risultati ufficiali definitivi della votazione, appare ormai certa la vittoria netta del partito al governo” dicono all'Agenzia Fides fonti della Chiesa locale da Luanda, capitale dell'Angola, dove oggi, 8 settembre, a mezzogiorno ora locale, la Commissione Elettorale Indipendente dovrebbe pubblicare i risultati definitivi delle elezioni legislative che si sono tenute nei giorni scorsi (vedi Fides 5/9/2008). Secondo la legge elettorale, la Commissione ha comunque 15 giorni di tempo dalla chiusura delle urne per pubblicare i dati definitivi.
Secondo i dati parziali finora pubblicati, relativi allo spoglio del 60% delle schede, il Movimento Popolare per la Liberazione dell'Angola (MPLA), il partito al potere dall'indipendenza nel 1975, ha ottenuto l'82% dei voti contro il 10,5% dell'Unione Nazionale per l'Indipendenza dell'Angola (UNITA), il principale partito dell'opposizione. I circa 8 milioni di elettori erano chiamati a eleggere 220 deputati del Parlamento.
Le elezioni sono state segnate da ritardi e disguidi al punto che a Luanda, diversi seggi si sono aperti solo nella tarda mattinata di venerdì 5 settembre, costringendo le autorità a prolungare il voto a sabato 6. Nonostante i ritardi e la disorganizzazione, gli osservatori della Comunità Economica dell'Africa centrale e quelli della Comunità Economica dell'Africa australe hanno definito le elezioni “regolari e trasparenti”, complimentandosi per “la maturità politica del popolo angolano”. Anche l'Unione dei Paesi lusofoni ha definito “regolare”il voto nell'ex colonia portoghese. Gli osservatori dell'Unione Europea, che all'apertura delle urne avevano criticato l'inefficienza della macchina elettorale angolana, hanno annunciato una dichiarazione ufficiale su come si sono svolte le elezioni.
“Al momento quel che si può dire è che è bene rallegrarsi per la mancanza di violenze e per la partecipazione degli angolani al voto. Certo mi sembra importante soffermarsi sul numero relativamente alto delle schede bianche (circa 171mila contate fino a domenica 7) e di quelle nulle (circa 211mila), un dato che può indurre a pensare o una disaffezione o un'impreparazione di una parte dell'elettorato locale” dice la fonte di Fides.
L'UNITA che nel precedente scrutinio del 1992 aveva ottenuto il 34% dei voti, in queste elezioni non solo ha ottenuto il 10,5% dei voti ma ha perso anche nei suoi feudi elettorali nel centro del Paese: Bié, Huambo e Benguela. Il partito dell'opposizione ha annunciato ricorso anche se il suo leader, Samakuva Isaias, ha assicurato che “prima di intraprendere qualsiasi azione, occorrerà avere in mano tutti gli elementi”. (L.M.) (Agenzia Fides 8/9/2008 righe 31 parole 399)


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