AFRICA/ANGOLA - Il voto in Angola: 8 milioni di elettori per scegliere 220 deputati nelle prime elezioni del dopoguerra

venerdì, 5 settembre 2008

Luanda (Agenzia Fides)- Si avverte che è una giornata particolare, le strade sono quasi deserte, gli uffici e gli esercizi commerciali sono chiusi” dice all'Agenzia Fides una fonte della Chiesa locale da Luanda, la capitale dell'Angola, dove si sono aperte le urne per le prime elezioni legislative dal 1992 (vedi Fides 3/9/2008). “Si tratta indubbiamente di un appuntamento importante, che è sentito dagli angolani come un momento di svolta nella vita del loro Paese” aggiunge la fonte di Fides. Il governo ha stabilito due giorni di festività, ieri e oggi, per permettere agli 8 milioni di elettori di potersi recare alle urne.
A luglio i Vescovi avevano pubblicato un messaggio sulle elezioni nel quale invitavano i fedeli a partecipare al voto seguendo alcuni criteri generali per la scelta dei candidati (vedi Fides 17/7/2008)
Le precedenti elezioni presidenziali e legislative si sono tenute nel 1992, e dovevano costituire il suggello del processo di pace della guerra civile scoppiata nel 1975, subito dopo l'indipendenza del Paese dal Portogallo. Il leader dell'Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola (UNITA), Jonas Savimbi, non accettò però il verdetto del primo turno delle presidenziali, che lo vedeva perdente, e ritornò alla lotta armata, per essere infine ucciso nel 2002, aprendo così la via alla firma di un accordo di pace tra i contendenti.
Sono due i principali partiti che si contendono i 220 posti nel Parlamento nazionale: il Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola (MPLA) del Presidente in carica, Josè Eduardo dos Santos, al potere dal 1975, con l'indipendenza dal Portogallo, e che s'impose anche sedici anni fa; e l'UNITA, che dopo la firma dell'accordo di pace del 2002 è divenuto il principale partito dell'opposizione. Nell'Assemblea attuale l'MPLA conta 129 deputati, mentre la maggior parte degli altri deputati sono dell'UNITA. Il movimento al governo potrebbe adesso ampliare ulteriormente la propria rappresentanza e, se raggiungesse i due terzi del totale,sarebbe in grado di apportare sostanziali modifiche modifiche alla Costituzione in vigore. In lizza ci sono anche una dozzina di fazioni minori. I risultati definitivi non saranno comunque resi noti prima di una settimana.
Appena aperte le urne, gli osservatori internazionali hanno rilevato irregolarità e disorganizzazione nella macchina elettorale. “Ciò che abbiamo visto in tre seggi della capitale Luanda, è un disastro. Non hanno nemmeno iniziato a votare. Non sono preparati”, ha dichiarato Luisa Morgantini, l'europarlamentare che presiede la missione di monitoraggio dell'Unione Europea in Angola. (L.M.) (Agenzia Fides 5/9/2008 righe 30 parole 410)


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