AFRICA/TOGO - Più di 50mila persone a rischio per le inondazioni in Africa occidentale, mentre crescono i timori per il forte rialzo dei prezzi degli alimenti

venerdì, 1 agosto 2008

Lomé (Agenzia Fides)- Sono più di 50mila le persone colpite dalle inondazioni che hanno interessato diversi Paesi dell'Africa occidentale. In Togo sono 10mila gli sfollati, mentre le forti piogge hanno distrutto o reso impraticabili diversi ponti, bloccando il traffico commerciale tra il Togo e il Burkina Faso. In Mauritania 4.600 persone sono state costrette ad abbandonare le loro case a causa dell'innalzamento del livello delle acque del fiume Senegal. In Mali le forti piogge hanno provocato la morte di 6 persone.
Si teme che la distruzione dei campi e dei raccolti, oltre che delle vie di comunicazione, provochi un ulteriore aumento dei prezzi degli alimenti, gettando sul lastrico intere popolazioni dell'area. Le inondazioni degli anni scorsi e i rincari dei prodotti agricoli e petroliferi sui mercati internazionali avevano già creato un'emergenza alimentare. La situazione più critica si registra nei Paesi che sono privi di un accesso al mare (Burkina Faso, Niger, Mali e Ciad) che devono far fronte a costi di trasporto più elevati per importare il cibo.
Per evitare in futuro che si ripetano emergenze simili, occorre investire nell'agricoltura locale e potenziare le infrastrutture dei trasporti nell'intera area. In un editoriale di “Republic of Togo”, si sottolinea che la distruzione delle infrastrutture causata dalle piogge è un disastro per il Paese. Nell'articolo si ricorda anche che il blocco delle cooperazione internazionale per 15 anni aveva già reso precario il sistema delle infrastrutture pubbliche. Il giornale fa appello perché nella ricostruzione della rete viaria si evitino sprechi e malversazioni e si premi la qualità. Il buon governo è l'unica ricetta per evitare o ridurre i danni provocati dalla natura. (L.M.) (Agenzia Fides 1/8/2008 righe 19 parole 279)


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