AFRICA/BURKINA FASO - Il Presidente ivoriano di fronte al Parlamento del Burkina Faso propone “un asse Costa d'Avorio-Burkina Faso” per rilanciare la collaborazione regionale

mercoledì, 30 luglio 2008

Ouagadougou (Agenzia Fides)- “Sono venuto ad annunciarvi che la tempesta è passata” ha affermato il Presidente della Costa d'Avorio, Laurent Gbagbo, nel suo discorso al Parlamento del Burkina Faso, uno dei momenti più significativi del suo viaggio nel Paese vicino che si è tenuto dal 27 al 29 luglio.
La tempesta alla quale si riferiva il Presidente Gbagbo è la crisi politica della Costa d'Avorio, scoppiata nel 2002 e superata grazie all'accordo firmato nella capitale burkinabé, Ouagadougou, nel marzo 2007. La crisi aveva coinvolto anche la comunità di immigrati burkinabé in Costa d'Avorio, circa 5 milioni di persone, ed aveva creato forti tensioni tra i due Paesi.
La visita di Gbagbo sigilla la riconciliazione tra le due nazioni, i cui governi intendono guardare al futuro per rafforzare la collaborazione regionale. “I nostri due Paesi non sono solo due Paesi vicini” ha sottolineato di fronte all'Assemblea Nazionale il Capo dello Stato ivoriano. “Non condividiamo solo una frontiera. Abbiamo in comune una storia, un'economia, una cultura e degli uomini. Per questa ragione quello che accade in Burkina Faso non lascia indifferente la Costa d'Avorio e viceversa. Da qui deriva l'impegno del Presidente Compaoré e di tutto il popolo del Burkina Faso per risolvere la crisi ivoriana. Di questo sono testimone e sono venuto qui a ringraziarvi”.
Il Presidente Gbagbo ha ricordato la storia comune dei due Paesi, uniti dal 1932 al 1947 nella stessa entità coloniale francese. Durante questi 15 anni si è assistito a un forte movimento migratorio tra i due territori che continua tuttora. Vista l'esistenza di profondi legami tra i due Paesi, Gbagbo ha lanciato la proposta di “un asse Yamoussoukro-Ouagadougou come asse della cooperazione in seno all'UEMOA (Union Economique et Monétaire Ouest Africaine) e alla CEDEAO (Communauté Economique Des Etats de l'Afrique de l'Ouest)” simile all'asse Parigi-Berlino, centrale all'interno dell'Unione Europea. Il Presidente ivoriano ha indicato nelle infrastrutture esistenti e future che collegano i due Paesi, gli strumenti per rilanciare lo sviluppo degli Stati aderenti alle due istituzioni economiche dell'Africa occidentale.
“La Costa d'Avorio e il Burkina sono già uniti da una linea ferroviaria. Le riforme avviate dalle autorità del porto autonomo di Abidjan hanno reso Burkina, Mali e Niger i partner della gestione di questo strumento di sviluppo della nostra sotto-regione. Dobbiamo aggiungere i progetti per l'interconnessione elettrica, per il prolungamento dell'autostrada del nord in Costa d'Avorio, per la costruzione di un oleodotto per il trasporto veloce di prodotti petroliferi verso il Burkina e gli altri Paesi”. Tra gli altri punti affrontati dal Presidente Gbabo vi sono il rafforzamento della moneta comune (il Franco CFA), la gestione dei flussi migratori interni ed esterni, il problema della formazione dei giovani e della fuga dei cervelli, la lotta alle malattie, la salvaguardia dell'ambiente. Nel corso della sua visita Gbagbo ha firmato con il suo omologo del Burkina Faso, Campaoré, un trattato di amicizia e collaborazione tra i due Paesi. (L.M.) (Agenzia Fides 30/7/2008 righe 35 parole 495)


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