AFRICA/ZIMBABWE - Prosegue in Sudafrica la trattativa tra governo e opposizione zimbabwani mentre il Paese sprofonda economicamente: l'inflazione al 12,5 milioni per cento

lunedì, 28 luglio 2008

Harare (Agenzia Fides)-Continuano le trattative in Sudafrica tra i rappresentanti del governo del Presidente zimbabwano Robert Mugabe e quelli dell'opposizione, per far uscire il Paese dalla più grave crisi politica, sociale ed economica della sua storia (vedi Fides 22/7/2008).
Al centro dei colloqui, mediati dal Presidente sudafricano Thabo Mbeki, vi sono la formazione di un governo di Unione Nazionale e il proseguimento del piano di riforma agraria varato da Mugabe. Il governo di unione nazionale ripeterebbe la formula di compromesso già adottata in Kenya: Mugabe verrebbe confermato Capo dello Stato, mentre il leader del Movimento per il Cambiamento Democratico (MDC, il principale partito d'opposizione), Morgan Tsvangirai, diventerebbe Primo Ministro. Mugabe intende governare per tutti i 5 anni del mandato presidenziale, mentre Tsvangirai vuole che l'esecutivo duri lo stretto necessario per preparare nuove elezioni.
Il leader dell'MDC, infatti, afferma di aver vinto già al primo turno le elezioni presidenziali (avendo, secondo lui, ottenuto la maggioranza assoluto dei voti), e afferma di non essersi presentato al ballottaggio del 27 giugno a causa delle violenze contro i sostenitori del suo partito. Secondo l'opposizione almeno 120 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza e dai sostenitori di Mugabe da marzo (quando si è svolto il primo turno delle presidenziali) ad oggi.
Altro nodo del contendere è la riforma agraria, che trasferisce il controllo delle terre dei coloni di origine europea ai cittadini africani. Una riforma, che sia pure prevista da tempo, è stata condotta con criteri clientelari, affermano i critici del Presidente, e ha contribuito a distruggere l'economia del Paese. Lo Zimbabwe infatti è passato da granaio dell'Africa australe a Paese dipendente dagli aiuti internazionali per sfamare la propria popolazione. L'inflazione ha raggiunto livelli record: il tasso di inflazione ufficiale è di 2,2 milioni per cento, quello stimato da analisi indipendenti è di 12,5 milioni per cento. Dopo l'emissione di una banconota di 100 miliardi di dollari zimbabwani, la Banca centrale sta studiando dei provvedimenti per ridurre l'inflazione, come quello di eliminare “diversi zeri” dalle banconote. Misure che sembrano dei palliativi anche perché, a causa delle sanzioni internazionali, inizia a mancare la cartamoneta. Le banconote si stampavano in Germania, ma il governo tedesco ha fatto pressioni sull'azienda fornitrice per rescindere il contratto con il Paese africano. Il regime di Mugabe trova adesso difficoltà crescenti per pagare lo stipendio ai militari ed ai dipendenti statali, i suoi maggiori sostenitori. É quindi comprensibile, affermano diversi commentatori, il motivo per il quale Mugabe si è deciso a sedersi al tavolo negoziale, per cercare una via di uscita ad una situazione ormai insostenibile. Altri però temono che il Presidente cerchi solo di prendere tempo per preparare la guerra contro l'opposizione. (L.M.) (Agenzia Fides 28/7/2008 righe 33 parole 455)


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