ASIA/NEPAL - Eletto il nuovo Presidente, ma la crisi politica non è superata

mercoledì, 23 luglio 2008

Kathmandu (Agenzia Fides) – Un passo verso la piena democrazia è stato compiuto e potrebbe essere la prima pagina di una fase nuova della storia del paese: l’Assemblea Costituente del Nepal ha eletto il primo Presidente dello stato, dopo l'abolizione della monarchia (avvenuta il 28 maggio scorso), scegliendo, con 308 voti su 590, Ram Baran Yadav, il candidato sostenuto dal centrista Partito del Congresso
Ma l’elezione di Ram Baran Yadav, candidato inviso ai maoisti, ha causato la loro ferma opposizione: hanno annunciato di non voler partecipare al governo del paese e di non entrare nella coalizione che formerà il nuovo esecutivo. Il gesto preannuncia una crisi politica: la situazione di incertezza e di stallo che il paese ha vissuto fino ad oggi, e che si sperava potesse finire con l’elezione del Presidente, è dunque ben lungi dall’essere superata.
Sebbene il Presidente abbia poteri limitati e un ruolo di rappresentanza, l’elezione era considerata un passo fondamentale per il futuro, dopo che l'Assemblea Costituente aveva estromesso Re Gyanendra, ponendo fine a 240 anni di monarchia.
Le dichiarazioni dei maoisti, che hanno ottenuto una maggioranza relativa nelle ultime elezioni per l’Assemblea costituente, tenutesi nello scorso aprile, fanno temere uno scontro politico che potrebbe riportare instabilità e rivolgimenti sociali nel paese, mentre è a rischio anche il lavoro stesso dell’Assemblea, che dovrebbe continuare le sue riunioni per riscrivere la Costituzione.
I guerriglieri maoisti hanno deposto le armi nell’aprile 2006 e hanno acconsentito a un processo di pace dopo circa 10 anni di insurrezione armata, presentandosi alle elezioni e trasformando il loro movimento in un partito politico.
(PA) (Agenzia Fides 23/7/2008 righe 26 parole 261)


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